Recensione Manga – Love Me Knight (Ai shite Knight) aka Kiss Me Licia di Kaoru Tada


A cura di Emy (testi, immagini) e Sayoko (grafica)

Titolo originale: Ai shite Knight
Titolo per l’Italia: Love Me Knight
Autrice: TADA Kaoru
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shueisha
Numero di volumi: 7 – concluso
Anni di pubblicazione: 1981-83
Collana: Margaret Comics
Rivista di pubblicazione: BetsuMa
Riedizioni: Shueisha bunko (4 volumi, 1997); Fairbell (4 volumi, 2008)

:: Il manga in Italia ::
-Prima Edizione
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 7 – concluso
Inizio pubblicazione: Luglio 2002
Collana: Starlight (118-124), 3,90 euro
Formato: lettura all’orientale, b/n, senza sovraccoperta

Seconda edizione
Casa editrice: GOEN
Numero di volumi: 7, con pagine a colori
Pubblicato a partire da: Maggio 2012
Collana: CLASSIC GO!
Distribuzione: libreria e fumetteria
Prezzo: 4.95 euro.

:: Anime ::
Titolo italiano per la TV: Kiss Me Licia
Numero di episodi: 42
Anni di produzione: 1983-84
Produttore: Toei Doga

:: Altri media ::
-Nel 1983 in Giappone è stata pubblicata una versione in 3 romanzi per la collana Cobalt Bunko di Shueisha, scritti da Mitsuru Majima.
-Nel 1986 in Italia è iniziato il telefilm dal vivo intitolato “Love Me Licia”, interpretato da Cristina D’Avena e Pasquale Finicelli.
Love Me Knight anime DVD originale (clicca per ingrandire!)Live giapponese 2004-Sempre negli anni Ottanta, in Italia, è stato distribuito l’LP “Kiss me Licia e i Bee Hive”, con tutte le canzoni cantate della serie.
-Nel 2004 è stata realizzata in Giappone una serie dal vivo di 12 episodi per NetCinema di Yahoo!JAPAN. Interpreti principali: Mao Katou e Kotarou Takada.

Personaggi

Tra parentesi, i rispettivi nomi nel cartone animato “Kiss me Licia”. Warning Spoiler. 

Yaeko Mitamura (Licia)
Chiamata Yakko, ha diciotto anni ed è una ragazza semplice ma un po’ maldestra che di giorno lavora nel ristorante di okonomiyaki del padre e di sera frequenta i corsi serali dell’Università. Orfana di madre, è generosa e leale e, come tutte le ragazze della sua età, sogna un amore romantico con un bel giovane…

Go Kato (Mirko)
Yakko lo conosce all’Università serale: Go, che ha i capelli tinti e un tatuaggio sul braccio (“kiss me”), dorme durante la lezione! Go ha ventidue anni, è il leader e vocalist del gruppo rock Beehive, di cui fanno parte Satomi Okawa alla tastiera, Eiji Tono alla chitarra, Sugi al basso e Matsudaira alla batteria. Go è stravagante, fuma, beve e non si può dire che il suo linguaggio sia “pulito”… ma è davvero un cattivo ragazzo? Di sicuro non la pensa così il piccolo Hashizo, suo fratello…

Hashizo Kato (Andrea)
Il dolcissimo Hashizo (il cui vero nome è Hideki) ha cinque anni ed è il fratellino di Go, anche se in realtà è il suo fratellastro, in quanto i due hanno madri diverse. Il bambino, che rimane spesso da solo a casa per via degli impegni di Go, soffre molto di solitudine e quando conosce Yakko le si affeziona quasi lei fosse la madre che non ha mai conosciuto. Logico quindi che cerchi di far fidanzare Yakko e Go…

Giuliano (Giuliano)
Sarcastico e pestifero felino, non si separa mai da Hashizo, da quando, ancora cucciolo, è stato da lui raccolto. A differenza di quanto accade nell’anime, Giuliano nel manga non parla né pensa… ma si fa capire bene lo stesso.

Satomi Okawa (Satomi)
Membro del gruppo rock dei Beehive in qualità di tastierista, è amico di Go da lunga data. Conosce Yakko in quanto cliente fisso del Mambo: è colpito subito dalla ragazza, ma un primo ostacolo tra i due sarà il terribile Shige-san Mitamura… Satomi è gentile, sensibile e altruista, l’affetto che prova per Yakko è sincero e ne darà prova nel corso della storia. A causa del suo aspetto effeminato, è bersaglio degli scherzi di Go, che gli dà continuamente del finocchio.

Meiko (Marika)
È una liceale fan dei Beehive, prende lezioni di organo elettrico da Satomi, di cui è innamorata persa. Nonostante sia una bella ragazza, il tastierista non sembra accorgersi di lei… Meiko, che ha atteso di essere notata da Satomi per ben tre anni, quando egli dichiara il suo amore per Yakko decide di arrendersi e di rinunciare a lui perché non c’è più speranza (a differenza di quanto accade nell’anime).

Isuzu Fujita (Manuela)
Estroversa e appariscente, è amica di lunga data di Yakko e frequenta la sua stessa facoltà. È una fan sfegatata dei Beehive ed è innamorata di Go. Confida ogni cosa a Yakko, per questo si sentirà tradita dall’amica quando scoprirà i sentimenti di lei… in seguito, respinta da Go, si riavvicinerà a Yakko e indirizzerà le sue attenzioni verso Eiji Tono, il chitarrista dei Beehive.

Ryotaro Kitaoji
Si fa assumere da Shige-san, dicendogli di essere rimasto orfano e di avere vent’anni. In realtà di anni ne ha diciassette ed è il vocalist di un gruppo punk. Geloso di Go, cerca di rubargli Yakko approfittando dell’assenza del fidanzato, trasferitosi a Tokyo per lavoro. Sfacciato e impertinente, all’inizio corteggiare Yakko per lui è solo un gioco, ma poi…

Shige-san Mitamura (Marrabbio)
Burbero e irascibile, appassionato di enka (canzoni tradizionali giapponesi), Shige-san è affezionato all’inverosimile alla figlia Yakko e farà di tutto per proteggerla dai “capelloni” Go e Satomi. Il suo punto debole: il piccolo Hashizo, l’unico capace di intenerire il cuore di questo samurai in grembiule da cucina!

Sheila (Sheller)
Il suo vero nome è Kazuma Kataoka ed è il leader dei “Kissrelish”, il gruppo rock più famoso del Kanto: è il personaggio più ambiguo e alternativo del manga. Nonostante cerchi sempre di flirtare con Go, è sposato con la sua manager, Marino, e avrà da lei una figlia, Hatoko.

Storia
Osaka, anni Ottanta.
Yaeko Mitamura (detta Yakko) è una ragazza semplice e volenterosa (anche se alquanto maldestra), che aiuta il padre nella sua attività: gestire il Mambo, un piccolo ristorante tradizionale di Osaka specializzato negli okonomiyaki (approssimativamente, una sorta di pizza giapponese). Cliente fisso del Mambo negli ultimi tempi è il giovane Satomi Okawa, che Yakko crede gay a causa di un equivoco: il ragazzo, per gioco, in passato le disse che lavorava in un gay bar. Satomi è gentile e la perdona anche quando è talmente goffa dal rovesciargli addosso l’okonomiyaki nel tentativo di girarlo! Yakko frequenta l’Università serale e una sera qui è colpita da un ragazzo stravagante che dorme durante la lezione: ha i capelli tinti e un tatuaggio sul braccio (“kiss me”).
Il tipo, svegliatosi, si dimostra interessato a lei, ma il suo modo di fare sbruffone e disinvolto lo fa etichettare da Yakko come un playboy: nonostante ciò, la ragazza ne è in certo qual modo attratta. Giorni dopo, intenta a giocare con i bambini del quartiere, ella fa la conoscenza del piccolo Hashizo, di appena cinque anni, e del suo gatto Giuliano. Hashizo è dolce ed educato, anche se un po’ particolare: nonostante sia così piccolo porta la permanente, che gli ha fatto suo fratello -lui dice- perché è trendy! Tornata al locale, Yakko ha una grossa sorpresa: tra i clienti ci sono Satomi e il ragazzo strambo dell’Università. Quest’ultimo finalmente si presenta: è Go Kato. Yakko crede naturalmente che i due stiano insieme -del resto almeno dall’aspetto sembrano gay-, e non sa invece che Go è al Mambo perché Satomi voleva mostrargli la ragazza che da tempo ha preso a piacergli, al punto da venire ogni giorno al locale…
Un giorno Yakko si lascia convincere dall’amica Isuzu ad assistere a un concerto live dei Beehive, un gruppo rock emergente molto popolare tra le giovani di Osaka. La ragazza però sulla strada incontra Hashizo che era uscito apposta per giocare con lei: non potendolo lasciare solo, decide di portarlo con sé. Con sorpresa sua e di Isuzu, Hashizo dimostra di conoscere molto bene il Loose, il locale dove usualmente suonano i Beehive… si scopre infatti che il cantante del gruppo non è altri che suo fratello maggiore: Go Kato! E Satomi, alla tastiera, è anche lui un membro dei Beehive! Yakko si sente rapire dal ritmo della musica del gruppo, ed ecco che poco dopo lo stesso Satomi, scortala tra il pubblico, dichiara pubblicamente di essere innamorato di lei… decisamente i due non sono affatto gay come si pensava!
L’indomani l’emozione del concerto non è ancora svanita, che già Satomi, giunto al Mambo, le conferma quanto detto il giorno prima e le chiede di essere la sua ragazza: lui lascerà che ci pensi e attenderà la sua risposta. Yakko non sa cosa fare ma, quando una sera si ritrova al Loose, Go, per ringraziare Isuzu del suo desiderio di prendersi cura di Giuliano (i Beehive, impegnati in un tour, staranno infatti fuori città per una settimana), la bacia davanti a tutto il pubblico. Yakko, nel vedere Go che bacia la sua migliore amica, fugge via, in preda alla confusione. Raggiunta da Satomi, la ragazza finisce col rispondergli di sì: sarà la sua ragazza. Partiti i Beehive per il tour, Isuzu, esasperata dal terribile Giuliano e dai suoi graffi, lo rifila alla povera Yakko che non sa come rifiutare. Per un’intera settimana la ragazza battaglia col pestifero gatto: quando i Beehive tornano in città, nonostante Isuzu avesse nascosto a Go che era stata Yakko a prendersi cura di Giuliano, Go lo scopre ugualmente e ringrazia la sua benefattrice con un bacio sulla guancia. Ad Hashizo, il fratello maggiore confessa che sta per innamorarsi di Yakko…
Hashizo, il quale fin da subito aveva messo gli occhi su Yakko come “potenziale mammina”, escogita un espediente per farla incontrare col suo fratellone all’Università: qui Go confida alla ragazza che lui e Hashizo sono in realtà fratellastri e che il piccolo, da che sua madre e suo padre sono morti, si sente molto solo, per questo le si è affezionato così tanto. Yakko, accompagnato Hashizo a casa, si intrattiene fino a tarda ora per mettere in ordine l’appartamento, usualmente nel più completo disordine: stanca, finisce per addormentarsi. Quando Go, tornato a casa sbronzo, la trova ancora dormiente nel suo appartamento, finisce col farci sopra qualche pensierino (…), ma poi si limita a dormirle accanto. Il vero problema è l’indomani, quando Satomi scopre che Yakko ha passato la notte da Go: è il primo serio conflitto tra i due ragazzi, amici da anni e compagni sul lavoro. Più tardi, quando Satomi chiede spiegazioni a Yakko, lei lo rassicura ma lui la bacia con forza: la ragazza scappa via, ha capito proprio in quel momento di essere innamorata di Go… come farà a dirlo a Satomi? Come se ciò non bastasse, il padre di Yakko, uomo tradizionale e antiquato, finisce con lo scoprire che Satomi e Go non lavorano in un gay bar, ma sono cantanti rock… come la prenderà, sapendo che la figlia gli ha mentito?

Considerazioni
Leggere il fumetto di Ai shite Knight (o “Love me Knight”, secondo l’edizione italiana) è stata una sorpresa piacevole quanto inaspettata. Piacevole, perché la narrazione è incredibilmente fresca e moderna, ricca di trovate non banali, che agganciano da subito il lettore e lo trascinano irresistibilmente verso la fine. Inaspettata, perché personalmente reputavo il manga della Tada opera poco meritoria… la grafica, che di primo acchito appare approssimativa, trae in inganno, inducendo a etichettare questo titolo come un prodotto poco curato. Ma lette le prime pagine… voilà, come per magia quei segni che sembravano rozzi e inespressivi mutano senso e significato, diventando perfetti, poiché perfettamente funzionali alla narrazione. Parte grafica e narrativa vanno a braccetto, non ha molto senso considerarli separatamente: una verità che l’autrice di “Ai shite Knight” ci ricorda con grazia e con la sicurezza dettata dalla sua abilità, che incanta e sorprende.
Un’opera esente da difetti, dunque? Niente affatto: i difetti ci sono, emergono in qualche approssimazione che emerge qua e là nella trama (ad es. il fatto che Yakko giochi -lei diciottenne- con i bambini del quartiere per interi pomeriggi è pretestuoso, serve solo a introdurre il modo per farle incontrare Hashizo) e nella successione non perfettamente equilibrata dei climax (ma questo in gran parte dipende dal periodo di realizzazione, infatti è una caratteristica in comune con un’altra opera di quegli anni, Ohayou Spank!/ Hello Spank).
Nel complesso però i difetti non scalfiscono la bella visione d’insieme. Un titolo davvero valido, dunque, che si segnala anche per il tocco di realismo presente nelle pagine (sembra veramente di “tuffarsi” negli anni Ottanta).
Consigliato l’acquisto? Stenterete a crederlo forse, eppure: sì! Anche se non si è stati fan dell’anime (come me, infatti…), si può apprezzare senza problemi questo titolo (a meno che non si odi profondamente il romance, visto che qui si tratta di una commedia romantica!), poiché -ribadisco- è un’opera valida che merita senz’altro una possibilità… Non giudicatela in fretta, non bocciatela prima di averla *letta*!

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