Recensione Manga – Jenny la tennista (Ace wo Nerae!/Punta all’Ace!) di Sumika Yamamoto

A cura di Emy

Titolo: Ace Wo Nerae! (Punta all’Ace!)
Autrice: YAMAMOTO Sumika
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::
Casa Editrice: Shueisha (Margaret Comics)
Prima edizione: 1973-1980, 18 volumi Shueisha, completo
Seconda edizione: 1989, 4 volumi Chuo-koronsha
Terza edizione: 1994-1995, 14 volumi Chuo-koronsha
Rivista di serializzazione: Margaret

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Jenny la Tennista – Punta al massimo!
Casa Editrice: Panini Comics
Numero di volumetti: 25, completo
Pubblicato a partire da: Settembre 2003
Distribuito in edicola e fumetteria
Collana: Capolavori manga n.25
Lettura all’occidentale
Prezzo: 2.00 E, mensile.

:: Anime & Drama ::
Da questo fumetto è stata tratta l’omonima serie animata, nota in Italia negli anni Ottanta come “Jenny la tennista”, completa in 50 episodi. In seguito, negli anni novanta, Mediaset propose le due serie di OAV, che concludono la vicenda in 25 episodi, col titolo “Jenny Jenny”. Dal manga è stato tratto anche un bellissimo film animato nel 1979, opera della mitica coppia artistica Dezaki/Sugino, edito in VHS in Italia, e nel 2004 un drama di 10 episodi, inedito in Italia.

Personaggi

Di seguito, i nomi originali presenti nell’edizione Panini 2004. Tra parentesi, i nomi dati ai personaggi nell’edizione italiana della serie animata.

HIROMI OKA (Jenny Hiromi)
Hiromi è una ragazza come tante, iscritta al prestigioso club del tennis del liceo Nishi, conosciuto come il “regno del tennis”. Come tutti i membri del club, la ragazza ammira profondamente Madame Butterfly, fiore all’occhiello del Nishi. A differenza del suo idolo, Hiromi non sembra avere qualità atletiche particolari, nonostante ciò l’allenatore Jin Munakata la sceglie, all’improvviso, come titolare rappresentante il liceo al torneo interscolastico di tennis. Tale avvenimento causerà perplessità e invidia da parte delle sue compagne…

JIN MUNAKATA (Jeremy)
È il nuovo inflessibile allenatore del Nishi tennis club. Non importa che si giochi a tennis da anni o da giorni: le atlete sotto la sua direzione devono sempre puntare al massimo! Lo scoprirà molto presto Hiromi Oka, quando suo malgrado, per motivi che lei stessa ignora, sarà scelta come titolare per il torneo interscolastico di tennis.

REIKA RYUZAKI
Alta, bellissima, dall’ottimo rendimento scolastico, è la migliore tennista del liceo Nishi, e la sua grazia nel gioco è tale da meritare in pieno l’appellativo “Madame Butterfly”. È solitamente gentile con le kohai (= compagne più giovani) iscritte al club ed è particolarmente comprensiva nei confronti di Hiromi, almeno fino al momento in cui l’allenatore non dimostra una speciale attenzione per la giovane atleta. Sembra avere una simpatia per Todo Takayuki.

TODO TAKAYUKI (Teddy)
È il tennista più dotato del Nishi. Ama profondamente questo sport, e tale passione lo accomuna all’altra “stella” del liceo: Madame Butterfly… In effetti nella scuola si parla di loro come di una bella coppia. Nonostante la fama di allievo modello, Todo è allegro e scanzonato, talvolta insofferente delle regole. Ed è tra i pochi -forse l’unico- a sostenere l’allenatore Munakata nelle sue scelte.

MAKI AIKAWA (Mary)
È la migliore amica di Hiromi, l’unica che le rimarrà al fianco quando Oka dovrà subire maltrattamenti da parte delle sue compagne di scuola, a causa della preferenza dimostratale da Munakata. Anche Maki è iscritta al club di tennis del Nishi.

RANKO MIDORIKAWA (Rosy)
Ranko è la migliore tennista del liceo Kaga ed è detta “Orchidea” per via del kanji “Ran” (=orchidea) presente nel suo nome. È famosa per il suo micidiale servizio, che darà non poco filo da torcere a Hiromi e alle altre sue avversarie. C’è un segreto nel suo passato che la lega all’allenatore Munakata…

KYOKO OTOWA (Evelyn)
Come valida tennista del Nishi, fa parte dell’entourage di Madame Butterfly. Purtroppo è lei a farne le spese, quando Hiromi è scelta dall’allenatore come rappresentante del Nishi… Consapevole di essere nettamente superiore a quella che è a tutti gli effetti una novellina, Otowa cercherà in tutti i modi di dimostrare la propria eccellenza in questo sport.

Storia

Volume Primo (pari ai primi due numeri dell’ediz. italiana)

Hiromi Oka è una delle nuove iscritte al Nishi Tennis Club, il liceo meglio conosciuto come il “regno del tennis”. Le due stelle del Nishi sono Reyka Ryuzaki, detta “Madame Butterfly” per la classe da lei dimostrata sul campo da gioco, e Todo Takayuki, presidente dell’assemblea studentesca. I due, quando si trovano insieme, formano agli occhi di tutti una coppia ideale.
Hiromi è appena una matricola e non ha qualità atletiche particolari, nonostante ciò un giorno, senza alcun preavviso, è scelta dal nuovo allenatore, l’inflessibile Jin Munakata, come titolare per il prossimo torneo interscolastico!
L’avvenimento è sconcertante, anche perché per favorire Hiromi è stata scavalcata un’atleta del secondo anno, la valida Otowa. Inutilmente Otowa, Madame Butterfly e la stessa Hiromi cercano di convincere l’allenatore a cambiare idea: Munakata è irremovibile.
Hiromi deve perciò partecipare al campionato: nei giorni seguenti si allena tra le maldicenze e i maltrattamenti delle compagne, che arrivano a metterle una puntina da disegno nelle scarpe.
Otowa si accanisce in particolare contro la giovane, mentre Madame Butterfly capisce che la spiacevole situazione non dipende da Hiromi, bensì dall’allenatore: decide perciò di incoraggiarla e le regala persino una sua racchetta! Anche Todo incoraggia Hiromi e le attenzioni che lui riserva alla giovane matricola cominciano a insospettire Madame Butterfly.
Il torneo interscolastico non riserva sorprese: nei quarti di finale, Hiromi perde clamorosamente, anche perché in campo è assalita da terribili crampi.
Nonostante la sconfitta, Munakata non sostituisce Hiromi neanche nelle semifinali: stizzita, Otowa chiede di fare una partita contro la giovane per verificare le sue capacità. Inaspettatamente però, è la stessa Otowa a perdere il primo set… La partita stabilisce perciò che Hiromi parteciperà alle semifinali.
In vista della competizione, la ragazza è sottoposta a un allenamento intensivo da parte di Munakata, che rischia di sfinirla prima delle gare: è la presenza di Todo, che la sostiene sempre, a confortarla.
L’allenamento dà i suoi frutti, e Hiromi vince le semifinali. Ma nella finale l’aspetta il confronto con Ranko Midorikawa, detta “Orchidea”: Ranko è fortissima e il suo servizio potente non permette a Hiromi di segnare neanche un punto. Munakata però non demorde e sceglie Hiromi come titolare anche per il campionato della prefettura! La ragazza è incoraggiata dall’allenatore ad avere fiducia nelle proprie capacità, affronta così il campionato con animo combattivo: vince il primo incontro, ma nel secondo, a causa del ritiro di un istituto dalla competizione, deve fronteggiare la stessa Butterfly! Nonostante l’evidente disparità di livello, Hiromi riesce a segnare un punto a Ryuzaki, che vince l’incontro solo dando fondo a tutte le sue energie.
Nei giorni seguenti, Madame Butterfly sente di nascosto una conversazione tra suo padre e Munakata: venuta a conoscenza finalmente delle vere intenzioni dell’allenatore, decide di intervenire subito. Chiede perciò a Hiromi di scegliere: o l’amicizia con lei, Madame Butterfly, o il tennis.
Hiromi sul momento cede al sentimento di devozione e rispetto che la lega a Ryuzaki e annuncia all’allenatore la sua decisione di lasciare il club. Ma col passare dei giorni si accorge di avere sbagliato: l’amore per il tennis si era insinuato in lei senza che nemmeno se ne accorgesse… Riuscirà a rinunciare per sempre a questo sport?

Considerazioni
“Jenny la tennista”: un nome che ai nostalgici degli anni ’70 e ’80 rievocherà ben più di un ricordo. La serie animata fu tra le prime a giungere in Italia, e ancora oggi la sigla (cantata da Nico Fidenco) è canticchiata da animefan di tutte le età.
Il manga di Jenny/Hiromi ripropone le stesse tematiche della serie televisiva, che scopriamo essere, in linea di massima, fedele alla versione cartacea. Ma a risultare meglio focalizzati sono i rapporti dei personaggi, dove negli anime maggiore spazio era dedicato ai lunghissimi, estenuanti allenamenti di Jeremy/Jin Munakata e ai numerosi incontri/scontri di tennis tra Hiromi e le sue avversarie.
Ciò che accomuna entrambe le versioni è rappresentato dai valori del Giappone più tradizionale: lo spirito di gruppo e di sacrificio; il rapporto senpai/kohai** che unisce Hiromi e Reika; la sofferenza come necessità di crescita e di formazione, dura anticamera di passaggio per entrare di diritto nel mondo degli adulti. Il tennis come metafora della vita e del mondo del lavoro: chi vuole arrivare in alto, deve sapersi sacrificare. E la serie, come sappiamo, s’intitola “Punta all’Ace”, cioè “punta al massimo”.
Grande cura è dedicata alla psicologia dei personaggi: sia Hiromi che Reika risultano estremamente credibili e moderne. Da una parte la debolezza di carattere di Hiromi, la lotta per l'”affermazione del sé”, la lenta conquista della propria identità, dall’altra l’olimpica sicurezza di Reika nelle proprie capacità, minata tuttavia dal dubbio che queste siano surclassate, un giorno, dalla compagna più giovane.
Il rapporto che lega le due protagoniste, di devozione e rispetto da parte della kohai e di comprensione e consapevolezza del ruolo-guida da parte della senpai, è descritto con una cura che nell’anime non si avvertiva. Così anche Todo e Ozaki, “controparti maschili”, risultano più complessi e sfaccettati nell’originale versione cartacea. Stessa riflessione per la profondità e la complessità del rapporto che lega Ranko a Jin, di cui soltanto qualcosa s’intravedeva nel lungometraggio cinematografico.
Graficamente, anche se a un occhio moderno il tratto può apparire datato, è bene tener presente che il manga esprime livelli certamente superiori alla media delle produzioni dell’epoca, con un’ottima resa del “movimento”, vero ostacolo di un fumetto incentrato sul tennis, costretto inoltre a dover combattere contro la consueta “bidimensionalità” degli shoujo manga degli anni ’70. Narrativamente, il ritmo velocissimo e non calibrato al meglio rischia talvolta di lasciare indietro il lettore, così come accade di consueto con altre opere del periodo (Ohayou Spank!/Hallo Spank!, Versailles no bara/Lady Oscar), ma tale scelta narrativa serve a meglio far emergere l’accurata psicologia dei personaggi.
In conclusione: nel campo degli shoujo manga, Ace wo nerae! è un must che non dovrebbe mancare nella biblioteca di un appassionato di questo tipo di produzione. Al di fuori del campo, rimane consigliato ai nostalgici delle versioni animate di Hiromi/Jenny, e a chi voglia addentrarsi nella lettura di un manga degli anni ’70 di ottima fattura.

** Senpai/kohai: in un gruppo sociale, specie a scuola o sul lavoro, il senpai è il compagno più esperto -generalmente anche più anziano-, il kohai il compagno meno esperto -generalmente anche più giovane.

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