Recensione Manga – The Tarot Cafe di Park Sang Sun

A cura di Yue Lung (review) e Martina (info e grafica)

Titolo: The Tarot Cafe
Autrice: PARK Sang Sun
Categoria: Sunjeong Manhwa

:: Il manhwa in Corea :: 
Casa editrice: Sigongsa
Volumi: 7, completo
Anni di pubblicazione: 2002 – 2005

:: Il manhwa in Italia :: 
Casa editrice: FlashBook
Volumi: 7, completo
Inizio pubblicazione: Febbraio 2005
Distribuzione: fumetteria (e online)
Formato: 15×21 cm, 176 pag, con sovraccoperta
Ritmo di serializzazione: aperiodico
Prezzo: 5,90 euro.

:: L’autrice ::
Park Sang Sun è nata il 9 agosto 1974, si è laureata in Visual Design e ha debuttato nel 1997 con Broken Toy, con il quale ha vinto un premio nell’Issue and White Super Manga Contest.
La sua opera più famosa, oltre a The Tarot Cafe, è iniziata nel 2000 e si intitola Les Bijoux. I suoi fumetti vengono pubblicati con successo anche in America e in altri paesi europei.

Storia

Volume 1

“Nei pressi della mezzanotte, degli invitati straordinari si recano al “Tarot Cafe”.
“Non si tratta realmente di esseri umani, ma di creature dagli incredibili poteri, che vivono in mezzo a noi, sul nostro pianeta.”

“La proprietaria del cafe, Pamela, è una bellissima donna chiaroveggente (ogni capitolo del fumetto è legato a una carta dei tarocchi)… il suo passato è avvolto nel mistero e sembra legato al suo grande amore, Ash.”

1° Episodio
“Il gatto che realizza i sogni degli altri”

Pamela ha appena finito di leggere le carte a un cliente, ed è in procinto di chiudere il Tarot Cafè (siamo nei pressi della mezzanotte), quando un misterioso ragazzo (con orecchie e coda da gatto) entra nel locale chiedendo i suoi servigi e definendosi un “ospite speciale”.

Dopo aver ricevuto il debito pagamento, Pamela comincia a leggergli i tarocchi. La prima carta svelata è la Regina di Spade. Pamela dice al visitatore che la sua vita è segnata da una profonda sofferenza e dalla perdita della cosa a lui più cara, però lui è paziente e perseverante come la Regina dei tarocchi. Le carte rivelano che lui ha già deciso come agire e Pamela gli chiede se non finirà col pentirsene.

Pamela, attraverso la lettura dei Tarocchi, rievoca il passato del ragazzo-gatto. Lo vede stanco, sporco e coperto di ferite vicino a della spazzatura, in città. A un certo punto un’auto si ferma davanti a lui, e da essa scende una bellissima ragazza, che cammina grazie all’aiuto di una stampella. La ragazza si avvicina a lui, ma quest’ultimo la graffia. La ragazza dice che non deve aver paura di lei e lo porta con sé, a casa. Qui gli dà da mangiare, lo lava e si prende cura di lui amorevolmente.

Attraverso i tarocchi, Pamela vede che con il passare del tempo il loro animo è mutato, ed è nato un legame che li ha resi la cosa più importante l’uno per l’ altra.
Un giorno Alisha (è questo il nome della ragazza) ha lo sguardo triste, perso nel vuoto. Nero (il ragazzo-gatto) gli chiede il perché di quella faccia triste e Alisha rivela che si sente come un fiore in una serra. Fin da piccola è sempre stata sola, non ha mai avuto un’amica e tutto questo a causa di suo padre, un potente uomo d’affari legato alla mafia.
Inoltre, a causa della sua gamba, non può nemmeno correre, né fare shopping o andare in bicicletta come una qualsiasi ragazza. Non sa cosa darebbe per guarire.

Quella notte Nero si avvicina alla sua padroncina che sta dormendo, e con i suoi poteri le cura la gamba. La mattina dopo Alisha si rende conto di essere guarita e finalmente, con il passare del tempo, diventa la donna che aveva sempre desiderato essere, che fa shopping e che ha degli amici.

Durante una festa di compleanno Alisha scopre che una sua amica si è fidanzata, e così anche in lei si insinua il desiderio di avere un ragazzo. Ma, ancora una volta, la figura ingombrante del padre fa sì che nessun ragazzo si avvicini a lei, e questo la rende terribilmente infelice. Nero la ama e tenta di consolarla, ma per Alisha è solo un semplice gatto nero. È così che le creature come lui appaiono agli occhi degli esseri umani.

L’indomani arriva ad Alisha un mazzo di fiori con un invito. La ragazza, al giorno e all’orario prestabilito si reca al parco. Qui trova Nero, che grazie ai suoi poteri ha assunto un aspetto umano. I due passano una giornata insieme, assaporando ogni singolo istante.

Pamela interrompe il flusso dei ricordi dicendo a Nero che è stato sciocco. Infatti, i gatti che realizzano i sogni come lui hanno solo tre vite, e ogni volta che esaudiscono un sogno ne perdono una (e lui ne ha realizzati due).

Pamela continua con la lettura e così scopre che davanti ad Alisha è apparso il vero principe azzurro, ovvero un ragazzo incredibilmente somigliante a Nero che la ragazza ha incontrato per caso.
Quel ragazzo però è il figlio di un clan opposto a quello del padre della ragazza e quest’ultimo, venuto a conoscenza di questa relazione, si oppone. I due ragazzi così meditano la fuga.

Nero è andato da Pamela unicamente per sapere se Alisha e il suo amato saranno felici. Pamela gli chiede se è veramente questo quello che desidera sapere, e gli rivela che se uccide la persona di cui ha realizzato il desiderio e le ruba l’ anima allora potrebbe riavere indietro la vita che ha perduto. Nero però dice che ha realizzato anche i suoi di desideri, quindi si alza e decide di andarsene senza vedere l’ ultima carta.

Tornato a casa si avvicina al letto di Alisha che sta dormendo, e pensando alle parole di Pamela tenta di ucciderla. Ma ovviamente non ci riesce perché l’ama. In lacrime la bacia sulla fronte…

2° Episodio
“La bellezza dell’immortalità”

Pamela sta facendo spese in città. Passando davanti ad un’edicola compra una rivista, e la sua attenzione viene rapita dalla foto di un modello famoso. Alle spalle di Pamela arriva Bellus, il quale rivela alla ragazza che quel modello è Kalik Capesh. Pamela lo trova molto bello e Bellus le dice che è un peccato che sia un vampiro, e per di più cieco. A Pamela non sembra importare granché.

Sulla via del ritorno i due incontrano uno strano individuo con degli occhiali neri, che scambia Bellus per Pamela. E togliendosi gli occhiali si rivela essere proprio Kalik, il modello della foto.

La scena si sposta all’interno del Tarot Cafè. Pamela sta leggendo i tarocchi a Kalik: la prima carta è il sette di spade. Pamela dice di non sapere bene di cosa si tratti ma lui dovrebbe riflettere bene prima di prendere una decisione. Questo perché potrebbe anche essere tradito o ingannato. La seconda carta è il tre di spade, ovvero il pianto causato dalle pene d’ amore, la sensazione che il cuore sia stato trafitto da delle spade.

Kalik volge il suo sguardo al passato. Lui non ha ricordi di come è diventato vampiro. I suoi ricordi si limitano al periodo in cui incontrò l’essere amato per la prima volta. Accadde molti anni prima, a Parigi, la città nata e retta dal lusso e dalla corruzione. In quel luogo Kalik trascorreva la sua esistenza odiando se stesso e la sua natura che lo obbligava a succhiare il sangue degli uomini. Il suo destino era vagabondare appagando la sua sete di morte, ma un giorno vide una ragazza che dondolava felice su di un altalena e se ne innamorò (infrangendo una delle due grandi regole dei vampiri ovvero “non bere sangue dei cadaveri” e “non provare dei sentimenti verso gli esseri umani”). A Isabel (questo è il nome dell’amata) cominciò a mostrare il suo lato umano, a lei aprì il suo cuore, tuttavia, per vivere quell’amore dovette reprimere l’istinto.
Dopo averla incontrata non uccise quasi più nessuno, ma alla fine il vampiro che era prese il sopravvento. In città vide una ragazza molto simile a Isabel e la uccise succhiandole il sangue. La ragazza, nell’agonia, strappò un bottone dalla giacca di Kalik.

Grazie ai tarocchi, Pamela riesce a vedere che l’omicidio di quella ragazza ha portato sventura. Infatti, essa non era altri che la sorella minore di Isabel. Kalik, in chiesa dopo il funerale raggiunge Isabel, che si fionda fra le sue braccia.
La ragazza però nota che a Kalik manca un bottone e che gli altri sono identici a quello ritrovato in mano alla sua defunta sorella. Capisce tutto e chiede a Kalik se è stato veramente lui. Quest’ultimo non nega. Sconvolta, Isabel rivela che che aveva capito che non era un essere umano, ma che l’aveva amato comunque, e comincia a scappare salendo sul campanile. Kalik la segue e i due arrivano in cima ad esso.
Isabel si avvicina al parapetto e maledice il vampiro, ma poi perde l’equilibrio e cade nel vuoto.
Miracolosamente riesce ad aggrapparsi al parapetto. Kalik tende la mano per aiutarla, ma il sole sorge e il suo corpo inizia a bruciare. Nonostante ciò si protende verso Isabel, e le chiede di dargli la mano, ma lei cade prima di riuscirci. La scena in cui cade è l’ ultima cosa che vide poiché l’esposizione al sole lo privò della vista. Ma ciò non fu un problema perché i vampiri hanno gli altri sensi sviluppatissimi.

Col passare del tempo diventò famoso come modello e visse nella speranza di poter incontrare nuovamente Isabel.
Pamela vede attraverso le carte che Kalik ha incontrato una persona del passato. Lui infatti dice di aver incontrato e riconosciuto una ragazza che è la reincarnazione di Isabel. I due si sono così finalmente ritrovati. Un giorno però la ragazza gli ha chiesto di trasformarla in vampiro, ma Kalik si è rifiutato. Le carte di Pamela, arrivati al dunque, vedono che nel futuro della coppia ci sarà amore, così il vampiro se ne va soddisfatto, dopo aver pagato. Tornato a casa Kalik incontra Isabel che gli propone un brindisi in onore del loro ricongiungimento, facendogli bere del sangue fresco. Qualche ora dopo Kalik sta dormendo quando Isabel cerca di pugnalarlo nel sonno, ma senza riuscirci…

3° Episodio
“La fata”

La protagonista di questo episodio è una fata. Essa si trova da secoli nel mondo degli umani alla ricerca di un modo per sconfiggere una maledizione: il suo corpo infatti (nonostante la veneranda età di 500 anni) è quello di una bambina, e in quelle condizioni non può sposarsi con il fidanzato che l’attende nel mondo delle fate.
Pamela le rivela che la persona in grado di sciogliere quella maledizione si trova nella direzione sud-est. Andando in quella direzione la fata incontra una ragazza un po’ tonta. Pamela poco prima le aveva rivelato che per sconfiggere la maledizione doveva aiutare questa persona col cuore. La fata così decide di seguire la ragazza tonta (Elli), che credendola una bambina smarrita la ospita a casa sua.

Elli lavora in una pasticceria, ed è innamorata del suo bellissimo capo. È così che la fata viene a sapere che il più grande sogno di Elli è quello di sposare un ragazzo ricco e intelligente, proprio come lui.
La fata decide di aiutarla: come la fata di Cenerentola, trasforma Elli in una bellissima ragazza, e muta una zucca in una bellissima auto di lusso…

4° Episodio
“La principessa senza cuore, l’alchimista e il pagliaccio.”

Bellus si trova a casa di Pamela, e sta guardando sul PC delle foto succinte di alcune ragazze, Pamela lo scopre e gli dà dello sporcaccione.
Bellus le spiega che quelle che sta guardando non sono delle donne, bensì delle bambole sintetiche dalle movenze e fattezze umane, e che sono la moda del momento.
Qualcuno bussa alla porta. Pamela va ad aprire e davanti a lei si presenta Mihail Mayer, un famoso alchimista venuto per farsi leggere i tarocchi e che altri non è che l’inventore delle bambole sintetiche mobili.

La lettura inizia e l’alchimista con l’aiuto di Pamela rivela il suo passato e racconta di Guiness, una bellissima principessa tanto bella e perfetta da sembrare senz’anima.
Il suo amore per lei era così grande che decise di rapirla e di chiederla in sposa, ma quest’ultima rivelò che avrebbe acconsentito unicamente se l’avesse fatta ridere. Da quel giorno Mihail fece di tutto per farla ridere, ma lei rimase impassibile. Non provava nessun sentimento e continuava a scrutarlo con i suoi occhi freddi.

Le carte di Pamela rivelano che quella donna non è adatta a lui, ma l’alchimista dice di non desiderare altro che il suo amore.
Per amore di Guiness arrivò a costruire un pagliaccio, con l’unico scopo di farla ridere, e all’inizio questo espediente ebbe successo, ma ben presto Guiness si annoiò anche del pagliaccio. Quest’ultimo intanto cominciò a guardare Mihail in modo strano.

Pamela rivela a Mihail che molte volte non ci rendiamo conto nemmeno dei nostri sentimenti. Dai tarocchi Pamela vede che la principessa era ben diversa da quella che lui si era immaginato, e infatti l’alchimista rivela che dietro il bell’aspetto di Guiness (che l’aveva fatto innamorare) c’era un mostro.
Essa infatti cominciò a provare piacere nel distruggere le bambole che Mihail aveva creato per lei, arrivando addirittura a prendersela con il pagliaccio. Un giorno quest’ultimo andò da lui e gli chiese se le bambole come lui potevano provare sentimenti. Mihail gli disse di no, ma il pagliaccio rivela che quando si trova con lui ha la sensazione di volare ed è come se l’aria si riempisse di fiori.
L’alchimista, chiedendo al pagliaccio di smettere di provare sentimenti, notò del sangue sull’abito di quest’ultimo. Spogliandolo vide che aveva numerose cicatrici procurategli da Guiness…

Considerazioni
The Tarot Cafe è un manhwa che non passa inosservato. Creature magiche di incomparabile bellezza si muovono in un’ambientazione odierna, dallo stile vagamente Liberty, e questo contrasto, quasi fra sogno e realtà, non risulta sgradevole o forzato, anzi, lascia il lettore estasiato.
Si ha quasi l’impressione di trovarsi di fronte a un libro di fiabe dalle bellissime illustrazioni.

La storia principale, che ha per protagonista la misteriosa e affascinate Pamela, si intreccia dolcemente con le vicende dei personaggi a cui vengono letti i tarocchi, e si ha la sensazione di leggere delle vere e proprie storie brevi, che non sempre hanno un lieto fine. A queste vicende (o meglio, a queste narrazioni nella narrazione) più o meno auto-conclusive si aggiungono presto anche piccoli frammenti del passato di Pamela, che verrà lentamente svelato e che avrà come figure ricorrenti la madre, e il grande amore, Ash.

I ritmi narrativi dei vari episodi sono piuttosto repentini, e qualcuno potrebbe rimanere insoddisfatto da vicende che si “estinguono” così velocemente. Ma nonostante questo, dopo aver letto l’episodio prevale un senso di soddisfazione, e soprattutto la curiosità di conoscere la storia del prossimo cliente del Tarot Cafè.

I disegni sono quanto di meglio si possa trovare in giro. I personaggi hanno un aspetto longilineo, squisitamente gotico, e volti bellissimi e androgini (certe volte facciamo fatica a distinguere il sesso dei personaggi).
Le pagine di The Tarot Cafe, più che delle tavole sembrano delle illustrazioni, quasi slegate fra di loro, e come spesso succede nel caso di tratti così particolareggiati, regna un senso di staticità, che si fa sentire quando più quando meno, ma che è tutto sommato trascurabile. I personaggi sono espressivi e la consistenza del tratto è costante.

In definitiva , mi sento di consigliare questo manhwa a chiunque, soprattutto a chi ama il gotico e il fantasy, e a chi si vuole concedere un piccolo sogno a occhi aperti. Ancora una volta un manhwa ha dimostrato di non avere niente da invidiare ai “vicini” manga.

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