Recensione Manga – Guru Guru Pon-chan di Satomi Ikezawa

A cura di Tsuku-chan (review), Emy (immagini) e Martina (grafica)

Titolo: Guru Guru Pon-chan
Autrice: IKEZAWA Satomi
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Kodansha
Numero di volumi: 9, conclusa
Anni di pubblicazione: 1997 – 2000
Collana: KC Betsufure
Rivista di serializzazione: Betsufure

:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 9, conclusa
Inizio pubblicazione: Ottobre 2005
Distribuzione: edicola e fumetteria
Collana: Starlight
Prezzo: 3,10 euro.

06_new :: Award ::
Vincitore del 24° Kodansha Manga Award nel 2000 (categoria shoujo manga). Nel 2007 la Ikezawa ha iniziato un prequel di questa serie, che ha concluso in 4 volumi col titolo Guru Guru Pon-chan Okawari.

Storia

Volume primo

-Capitolo 1 : voglio diventare un essere umano!

Ponta, una femmina di Labrador di appena 3 mesi, è il grazioso cucciolo di casa Koizumi, ma tanto grazioso quanto vivace e combinaguai.
Proprio per questa sua eccessiva vitalità, la famiglia Koizumi è divisa sul da farsi: da una parte l’isterica mamma e Soichiro, il figlio maggiore, se ne vogliono sbarazzare mentre dall’altra il papà e la figlia minore Yuka proteggono la dolce Pon-chan in tutti i modi. Ma la soluzione di tutti i problemi è l’invenzione del nonnino : “l’osso parlante” tramite il quale ogni cane può parlare dopo averlo leccato!

Sfortuna vuole che appena l’osso rimane incustodito Ponta vi si fionda e se lo ingoia!! L’osso ha qualche effetto collaterale in quanto Ponta si trasforma in una tenera bambinetta, ma ignara del suo cambiamento fisico, inizia a scorrazzare nel giardino come nulla fosse. Mentre è intenta a fare il suo bisognino si accorge che un ragazzo la sta osservando sbalordito: Ponta gli salta addosso e inizia a giocarci e senza accorgersene corre verso la strada dove sta sopraggiungendo ad alta velocità un’auto. Fortunatamente il ragazzo la salva, lei scoppia a piangere appena comprende il pericolo ora scampato e arrossisce nel guardare il dolce viso del suo salvatore… Prima di fuggire, Ponta vomita sul ragazzo.

Mentre il nonno è disperato per la scomparsa della sua invenzione, Ponta si reca dai suoi amici cani i quali, dopo aver ascoltato la cagnetta, le spiegano che lei si è innamorata di un essere umano, ma che questo sarà un amore impossibile.
Ma Ponta non si scoraggia: “Ho deciso: voglio diventare un essere umano subito!!!! Voglio rivederlo…”, purtroppo però Ponta non riesce più a rivederlo.

Nove mesi dopo a casa Koizumi si presenta il nuovo giardiniere: appena Ponta ne sente la voce, riconosce il suo amato; inizia così a osservarlo tutto il giorno e appena scopre che abita nelle vicinanze lo segue e si intrufola in casa.
Mirai, il ragazzo, riconosce la cagnetta e dopo un po’ di coccole si addormentano assieme. Ma, nel bel mezzo della notte, Ponta si sveglia e nota un piccolo osso appoggiato con cura in un piattino, se lo sbrana all’istante e quando Mirai si sveglia si trova accanto una bellissima ragazza nuda: è sbalordito e non capisce chi sia…
Intanto da fuori provengono le grida della famiglia Koizumi, spaventata poiché Ponta è scomparsa. La ragazza nuda scappa a quattro zampe e inizia a correre per il giardino; solo dopo essersi trangugiata una ciotola di cibo per cani, sotto gli occhi attoniti di tutti e dopo aver vomitato l’osso, viene svelato il mistero: Ponta ogni qual volta mangia o lecca l’osso diventa una ragazza!!

-Capitolo 2: il debutto di una nuova studentessa

Ponta è felicissima di poter diventare un essere umano, così può realizzare il suo sogno d’amore, sebbene non capisca ancora la differenza fra uomini e cani. Sotto la guida della sua famiglia, inizia così a imparare qualcosa sugli esseri umani, ma ogni qual volta tutti se ne vanno a lavoro o a scuola, Ponta si ritrova sola e triste. Seguendo così l’idea del nonno, inizia a frequentare la scuola assieme a Mirai e Soichiro spacciandosi per una studentessa straniera in quanto non sa parlare.
Già dal primo giorno Ponta attira l’attenzione per il suo strano comportamento, ma riesce a diventare la beniamina di tutti salvando il gatto di un compagno di classe. Appena compiuto il salvataggio Ponta si accorge del pericolo che sta per correre Mirai: sta per calpestare un escremento, così Ponta, pur di salvarlo, raduna tutte le sue forze e urla “Caccaaaaa!!” fra le lacrime di commozione del nonno! XD
Mirai è salvo e la ringrazia, Ponta è strafelice: ha capito cosa significa parlare!

Capitolo 3: Ponta, il cane fedele

Nonostante Ponta si rechi a scuola vestita alla marinaretta, il suo comportamento è quello di un cane: siede a cavalcioni sopra Mirai, gli mangia affianco e lecca addirittura il piatto, cammina sopra i tavoli e infine si addormenta sulle gambe di Mirai, mandando su tutte le furie le ammiratrici del ragazzo.
Così, quando dopo una partita di basket Mirai si infortuna a causa di Ponta, una delle ammiratrici, dopo aver incolpato Ponta, le gioca un brutto tiro: Ponta aspetta così dietro la scuola per tutto il pomeriggio, rinunciando persino a rincorrere un gatto, restando lì ad aspettare anche se scoppia un tremendo temporale del quale lei è terrorizzata.

Nel frattempo Mirai torna a casa con l’ammiratrice, ma quando, grazie a una compagna di classe, apprende dov’è Ponta, corre subito da lei nonostante sia terrorizzata e bagnata…

Capitolo 4 : Natale, posso mangiarlo?

L’atmosfera natalizia è ovunque, anche Ponta la percepisce andando a fare la passeggiatina con la sua adorata padroncina Yuka, la quale spiega alla cagnetta che il Natale è una festa importante che si trascorre con la persona alla quale si vuole bene. Ponta inizia a immaginarsi il Natale con Mirai e decide di comprargli un bell’osso come regalo.

La sera Yuka e Ponta (versione ragazza) fanno il bagno assieme: Yuka dice a Ponta che ha sempre voluto una sorella e le due scoprono anche di essere entrambe innamorate di Mirai!

Qualche giorno dopo, Yuka, colta da un attacco di gelosia poiché Ponta è sempre alle costole di Mirai, decide di rubargli l’osso. Ponta non può andare a scuola e peggio ancora non può stare con Mirai, è disperata e inizia a cercare ovunque buttando tutto all’aria.
Yuka, tornata a casa, è altrettanto sconvolta: inveisce contro Ponta sia perché ne è gelosa sia perché si rimprovera ciò che ha fatto. “Mi sento male ogni volta che vedo Ponta ragazza andare così d’accordo con Mirai! Mi fa male il cuore! Ma tu non puoi capire questi sentimenti!”, così dicendo fugge via.
“Il dolore del cuore lo posso comprendere, Yuka!” pensa Ponta e inizia a pensare al tempo trascorso con l’adorata padroncina: le passeggiate, le volte che hanno giocato e dormito assieme, così prende la sua decisione e inizia sotterrare il suo osso-regalo…

[Fine del primo volume]

Considerazioni
Guru Guru Pon-chan è l’opera di Satomi Ikezawa che precede Othello, ma non ha nulla da invidiare a quest’ultimo: sebbene le storie siano profondamente diverse, possono essere considerate entrambe opere molto valide. Il tratto leggermente più acerbo è ugualmente bello, nitido e pulito, con un uso sapiente dei retini e un’ottima sceneggiatura.

Da un incipit che strizza l’occhio un po’ alla magia o alla fantascienza, nasce l’originalissima storia, magistralmente sviluppata sotto ogni punto di vista: ecco così che compaiono singolari personaggi, amici e antagonisti, che consentono di proseguire nello svolgimento della trama, ma soprattutto di analizzare sentimenti, azioni e pensieri dei personaggi principali.

Ci si affeziona subito alla scatenata e dolce Pon-chan e si soffre con lei; ogni capitolo costituisce una sua scoperta o realizzazione sul mondo umano, così da mettere in luce la differenza fra le due razze: gli umani spesso animati da cattivi propositi che non sanno apprezzare le piccole cose, e i cani, amici dell’uomo, simbolo della fedeltà per antonomasia, che riescono a comprendere meglio di chiunque altro il vero valore di una singola carezza.

Non mancano certo i momenti esilaranti, le scene comiche e i Super-Deformed straordinari caratteristici della Ikezawa, sapientemente alternati alle scene serie o tristi. Così ogni singolo oggetto o ogni piccola azione della quotidianità creano lo spunto per analizzare i pensieri di Ponta, per definire i rapporti fra i personaggi e le loro azioni.

GGP è sicuramente uno shoujo fuori dai soliti canoni, che sa sorprendere e incuriosire a tal punto da far rimanere il lettore incollato al volume, pur di sapere come reagirà una cagnetta divenuta ragazza alle situazioni che tutti noi affrontiamo quotidianamente!

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