Recensione Manga – Sakuragari di Yuu Watase


A cura di Hisoka (testi e immagini) e Ananke (grafica)

Titolo originale: Sakuragari
Autrice: WATASE Yuu
Categoria: Josei/Boy’s Love – Yaoi*

*Warning: con “YAOI” si intendono storie di amore omosessuale fra maschi, con contenuti espliciti e sono pertanto indicati per un pubblico maturo.  

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shougakukan
Numero di volumi: 3 -concluso
Anno di pubblicazione: 2007
Rivista di serializzazione: Rinka
Collana: Flower Comics Special

:: Il manga in Italia ::

Prima edizione
Casa editrice: Panini
Numero di volumi: 3 -concluso
Pubblicato a partire da: Ottobre 2012
Distribuzione: fumetteria e libreria
Prezzo: 7.90 euro

Seconda edizione
Titolo: Sakuragari. All’ombra del ciliegio. Complete edition
Casa editrice: Panini
Numero di volumi: 1 -concluso
Pubblicato nel mese di: Agosto 2020
Distribuzione: fumetteria e libreria
Prezzo: 25 euro (l’edizione comprende una decina di illustrazioni a colori, il formato è 19.1 X 26.5).

Storia
Inizi del 1900. Il diciassettenne Masataka Tagami lascia la propria famiglia di provincia per recarsi a Tokyo dove dovrà sostenere gli esami per accedere all’università. L’arrivo nella capitale lo farà incontrare con Soma Saiki, giovane capofamiglia particolarmente avvenente e sensuale.
Per una serie di circostanze Masataka andrà a vivere in casa Saiki come ragazzo alla pari, e da quel momento si troverà ad affrontare i tanti torbidi misteri del suo padrone, sperimentando sulla propria pelle esperienze che lo porteranno a una lenta e dolorosa crescita.
Amicizia, odio e amore in una storia dalle tinte fosche e dall’atmosfera pesante, in cui spicca (forse in maniera esageratamente grottesca) il personaggio di Sakurako, l’ambigua e possessiva sorellastra di Soma.

Considerazioni
Con Sakuragari, Yuu Watase (famosa per tanti shoujo romantici) si avvicina a un genere al quale non si era mai accostata prima: il Boys Love. E il risultato, come è evidente, supera ogni aspettativa. Con il suo tratto maturo e raffinato, che per la prima volta si discosta da quello conosciuto dai fan, riesce a creare una storia adulta e complessa dove i personaggi combattono contro il peso dei pregiudizi, travolti loro malgrado dalla crudeltà degli uomini e da un destino spietato che sovente è causa di sofferenza e morte sia per loro stessi che per chi li circonda.
In un’epoca in cui l’unione tra due uomini è un tabù e le convenzioni sociali impongono un certo stile di vita e comportamento, Soma lotta come meglio può, piegandosi al lato oscuro pur possedendo un cuore da fanciullo, un cuore che Masataka scorge in un primo momento, per poi perderlo di vista, travolto dal peso della violenza perpetrata dello stesso uomo che in principio tanto stimava.

In Sakuragari infatti emerge la parte cattiva e malata delle persone, nel suo universo fatto di falsità, vendette, follia, sadismo e lordi desideri, ma è proprio nell’oscurità che si trova la luce e quella luce è Masataka. Un giovane che, pur provando complessi di inferiorità per le proprie origini e pur imparando, nolente, a conoscere sentimenti negativi e a subire le peggiori umiliazioni, non perderà mai la sua innocenza e il suo candore. Masataka è la persona giusta, quella che Soma ha sempre sentito la necessità di avere al suo fianco, l’unica in grado di insegnargli cosa sia l’amore e dalla quale avrebbe voluto sentirsi dire: “io ti perdono”. D’altro canto le esperienze vissute in casa Saiki servono a far crescere Masataka e a liberarlo dalle paure e dai complessi che si porta dietro fin da bambino.

Sakuragari vide la luce nel lontano 2007 sulla rivista quadrimestrale RINKA. Yuu Watase ebbe carta bianca per quanto riguardava la stesura perché in realtà aveva la storia già bella e pronta quando la presentò all’editore, che l’accettò.
Le sue origini e la sua creazione quindi hanno un che di atipico, non c’è stato un editor che le desse istruzioni o consigli, tutto è frutto della sua maestria: eseguendo un meticoloso lavoro di ricerche sul periodo storico, lavoro che traspare da ogni singola vignetta a partire dagli sfondi quali edifici, automobili, interni, giardini, vedendo i quali si ha l’impressione di avere davanti delle vecchie fotografie in bianco e nero, un background che contribuisce a rafforzare il fascino di quel “dramma umano” intitolato Sakuragari.

Gallery

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