Recensione Manga – Kanon di Chiho Saitou

A cura di Emy

Titolo: Kanon
Autrice: SAITOU Chiho
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone ::
Casa editrice: Shougakukan (Flower Comics)
Numero di volumetti: 6, completo
Prima pubblicazione: 1996-1998
Seconda pubblicazione: 2003, 3 volumi

:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumetti: 6, completo
Pubblicato a partire da: Dicembre 1999
Collana: Amici, cadenza trimestrale
Distribuzione: edicola e fumetteria
Lettura all’occidentale
Prezzo: £ 5.000 (dal 3o numero £ 6.000/3.10 Euro).

06_new :: Award :: 
Nel 1997 questo manga ha ricevuto il 42° Shougakukan Manga Award, categoria femminile.

Personaggi

KANON HAYASHI

Il suo nome è formato dai kanji “KA” (fiore) e “NON” (musica), ha diciotto anni, è bella e dotata di un particolare talento per il violino, che suona fin dalla più tenera età. È sempre vissuta in Mongolia, nell’hotel di proprietà di sua madre: proprio qui incontrerà il giovane Tendo Kawahara, e tra i due nascerà da subito una forte simpatia. La madre, in punto di morte, le confessa che suo padre non è morto come ha sempre creduto e che vive da qualche parte in Giappone: Kanon decide perciò di cercarlo ed è Tendo che l’aiuterà a tal fine, portandola con sé. Kanon è fiera e selvaggia e una volta in Giappone avrà difficoltà a relazionarsi col prossimo, a causa del suo carattere testardo e poco incline al compromesso. Agisce sempre d’istinto, non riesce a nascondere i suoi sentimenti, ma è proprio questo che rende la sua musica particolare e travolgente.

TENDO KAWAHARA

Tendo è un compositore giapponese di ventitré anni, dotato di un certo talento ma ancora non affermato nel mondo della musica. Durante un viaggio in Mongolia incontra Kanon e rimane subito affascinato dalla sua personalità e dal suo genio. Tendo ha una natura mite, è paziente e gentile, tanto che dopo la morte della madre di Kanon porta la ragazza con sé in Giappone per aiutarla a cercare suo padre, accollandosi perciò il suo mantenimento. È il personaggio più positivo della storia, si innamora profondamente di Kanon e per essere all’altezza del di lei talento parte per l’America in cerca di successo, affidando perciò la ragazza a Gen Mikami.

GEN MIKAMI

Trentatré anni, fisico perfetto, direttore d’orchestra dalla fama internazionale: Gen Mikami è un uomo fuori dal comune, così come fuori dal comune è la sua ambizione. Agisce come un uomo freddo e cinico, ma le ragioni del suo comportamento sono dovute al suo difficile passato: figlio illegittimo del capo del potente trust giapponese Mikami, ha fatto di tutto per imporsi all’attenzione del padre, esordendo giovanissimo come ragazzo prodigio nel campo della musica classica. Ma nemmeno così ottiene l’amore del genitore, anzi realizza di essere solo un giocattolo nelle sue mani: parte perciò per l’Europa, e lì, con le sue sole forze, riesce ad affermarsi come direttore d’orchestra. Il suo obiettivo è primeggiare su tutti i compositori a livello mondiale, in modo da essere completamente al sicuro dall’influenza del clan Mikami. Soltanto grazie a Kanon comincerà una lenta e progressiva critica di sé, del suo agire e dei suoi scopi.

YUKO HAYASHI

È la coraggiosa madre di Kanon, una donna appassionata e forte che in gioventù era un’affermata fotografa di musicisti e lavorava col nome d’arte di “Gara”. In seguito, rimasta incinta, fugge in Mongolia per partorire e allevare da sola la figlia, che chiama “Kanon”… il motivo verrà svelato nell’ultimo volume. Soltanto in punto di morte svela alla figlia che suo padre è vivo.

MARIA VON ROE

Dall’aspetto dolce e delicato, è la fidanzata ufficiale di Mikami, che si è fidanzato con lei per motivi d’interesse, dal momento che il matrimonio gli assicurerà l’appoggio della potente famiglia Von Roe, e quindi la garanzia di un luminoso successo nel mondo della musica classica. Maria è piuttosto cagionevole di salute ma non è affatto la fanciulla ingenua e semplice che sembra…

Storia

Volume Primo

Tutto comincia quando Tendo Kawahara, compositore ventitreenne alle prime armi, in seguito a un alterco con il famoso direttore d’orchestra Gen Mikami, parte dal Giappone e intraprende un viaggio in Mongolia, dove spera di trovare l’ispirazione per comporre il tema musicale di uno speciale televisivo sulla musica di quel paese. Qui il ragazzo, ospite dell’Hotel Kanon, ha la ventura di imbattersi in una giovane diciottenne, figlia di Yuko Hayashi, padrona dell’Hotel.

La ragazza si chiama Kanon ed è forte e selvaggia come la steppa della sua terra, inoltre è meravigliosamente dotata nel suonare il violino, che le è stato insegnato dalla madre fin da bambina. Durante la breve permanenza di Tendo, Yuko è a letto, sofferente a causa di una caduta da cavallo, e ormai prossima alla morte. Avendo notato il nascente interesse tra Kanon e Tendo, la signora Hayashi affida la figlia al giovane compositore, affinché l’aiuti a ritrovare il padre che Kanon non ha mai conosciuto: la donna, la quale finora aveva sempre detto a Kanon che il padre era morto, prima di morire fa appena in tempo a rivelare alla figlia che è invece vivo e che probabilmente si trova in Giappone, la sua terra d’origine.

Tendo, affascinato dalla personalità e dal geniale talento di Kanon, decide di portarla con sé in Giappone onorando l’impegno con la signora Hayashi: nella sua patria, il giovane ha intenzione di fare di Kanon una violinista professionista, perché possa sicuramente trovare il padre da cui ha ereditato il suo talento. Ma la ragazza rivela un’indole ribelle e poco docile alle richieste di manager e insegnanti: Kanon infatti suona il violino a memoria, è in grado di riprodurre le melodie dopo averle ascoltate una sola volta ma non è capace di leggere gli spartiti musicali!

Pertanto è necessario che abbia una guida che forgi il suo talento ancora grezzo: inizialmente Tendo si illude di essere capace di ricoprire quel ruolo, ma lui sa suonare il pianoforte, e non il violino…  il caso gli fa comprendere chi è la persona più adatta a guidare Kanon. Arriva infatti il giorno prefissato per Tendo di contendere a Mikami il posto di compositore per lo speciale televisivo: Tendo, seduto al piano, mostra al più famoso Gen quanto ha realizzato finora, facendosi inoltre accompagnare da Kanon al violino.

Gen Mikami è impressionato favorevolmente dalla musica composta da Tendo, cui il giovane ha dato il titolo “Mongolian Blue”, ma è molto più colpito dalla violinista che l’accompagna. Lo stesso Gen, seduto al piano, opera significativi arrangiamenti su “Mongolian Blue”, e decide che la musica per lo speciale sarà quella di Tendo arrangiata da lui e suonata da Kanon. Ma Tendo, vedendo come Gen è riuscito a guidare Kanon quando la accompagnava, comprende che Mikami è proprio la persona più giusta per seguire la giovane violinista e, seppur a malincuore, gli chiede di occuparsi di Kanon e della futura carriera di lei. Tendo parte perciò per l’America, allo scopo di perfezionarsi nella musica, e lascia Kanon nelle mani di Mikami: la ragazza frequenterà d’ora in poi l’Accademia di Educazione Musicale del famoso compositore.

Prima di andarsene, Tendo dà un bacio a Kanon, gesto che le fa capire che quello è in certo senso un addio: sentendosi abbandonata, la giovane si ribella a Mikami e torna nell’appartamento finora condiviso con Tendo… il ragazzo purtroppo se n’è davvero andato, lasciando vuoto il locale. Ma Kanon ha un’altra sorpresa: sulla soglia ad attenderla trova sua zia, l’unica parente che abbia in Giappone. La donna non ha per Kanon parole di conforto, perché lucidamente le confessa di considerare lei, una parente di origini ignote, come un’onta per la famiglia Hayashi. L’unico aiuto che può darle consiste in una manciata di fotografie, realizzate da Yuko poco prima di rimanere incinta: si tratta di una serie di artisti famosi, e in particolare tre fra loro potrebbero essere dei possibili padri per Kanon… il violinista Koki Sawa, il pianista Sachio Kajiwara, il direttore d’orchestra Kent Gregory. Chi, fra loro, è il vero padre di Kanon?

Considerazioni
La passione è la vera protagonista di questa storia: la passione dei sensi, la passione per la musica, la passione che travolge e domina ogni cosa, l’eros che si impone con la sua forza primordiale. Inevitabile che alla mente si affacci il nome di Keiko Takemiya, ossia di colei che più di ogni altra ha trattato nelle sue opere analoghe tematiche, e non sorprende che la stessa Saitou in un free-talk faccia il nome di due opere della Takemiya, cui Kanon è debitrice: Tenma no Ketzuzoku e Rondò Capriccioso.

Il primo è un romanzo fantasy incentrato sulla figura di Gengis Khan, il secondo è un dramma familiare che narra del rapporto tra due fratelli amanti del pattinaggio su ghiaccio. Alla prima di queste opere Kanon deve l’ambientazione iniziale (la Mongolia), alla seconda qualche fonte musicale, prima fra tutte proprio il Rondò Capriccioso di Saint-Saens, amato dal (presunto) padre di Kanon, nel terzo volume. Kanon è comunque un’opera del tutto autonoma, e l’ispirazione della Takemiya è presente non tanto come referente diretto, quanto come “corrente” che vivifica e dà forza al tutto: la passione, che percorre i personaggi portandoli a sbocciare, è la medesima che dà sostanza ai personaggi della Takemiya. Tutti i personaggi in Kanon vivono fino in fondo le loro emozioni, risultando autentici, originali ed espressivi grazie alle loro ottime caratterizzazioni psicologiche. La Saito ha fatto un lavoro superbo soprattutto nei primi e negli ultimi volumi, dove, in autentico stato di grazia, descrive felicemente particolarissime, magiche atmosfere: il violino che risuona in una notte in Mongolia, una serata di gala per un concerto, party troppo privati e ambiti tra gente cosiddetta “perbene”. Anche se non tutto risulta omogeneo, stagnando purtroppo l’azione nello sviluppo centrale, Kanon è nel complesso un’opera notevole, che coinvolge problematiche scottanti e offre numerosi spunti di riflessione: difficilmente lascerà indifferenti. In conclusione: l’opera migliore della Saito pubblicata finora (non è un caso che abbia vinto il 42o Shougakukan Award), seguita a ruota da Valmont

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