Recensione Manga – La clessidra – Ricordi d’amore (Sunadokei) di Hinako Ashihara

A cura di Shade77 (review) e Sayoko (grafica)

Titolo originale: Sunadokei
Tradotto: La clessidra
Autrice: ASHIHARA Hinako
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shougakukan
Numero di volumi: 10, concluso
Anni di pubblicazione: 2003 – 2006
Rivista di serializzazione: Betsucomi

:: Il manga in Italia ::
Titolo: La clessidra – Ricordi d’amore
Casa editrice: Panini Comics
Numero di volumi: 10, concluso
Anni di pubblicazione: Aprile 2006 – Aprile 2007
Distribuzione: edicola e fumetteria
Prezzo: 4 €

06_new :: Award :: 
Nel 2005 questo manga ha ricevuto il 50° Shougakukan Manga Award, categoria femminile, a pari merito con Bokura ga ita di Yuuki Obata.

:: Il drama ::
Anno di produzione: 2007
Rete TV: TBS
Numero di episodi: 60 (da 25 minuti ciascuno)
Principali attori: Megumi Sato, Karen Miyama, Terunosuke Takezai, Kazuma Sano, Joji Shibue.

:: Il film live ::
Titolo internazionale: Sand Chronicle
Anno di produzione: 2008
Produzione: Toho, TBS, CBC
Regia: Sato Shinsuke
Principali attori: Nao Matsushita, Kaho, Shunya Isaka, Sosuke Ikematsu.

Storia
1° Volume – I Capitolo

An Uekusa è una giovane ragazza di 26 anni e la sua vita sta per cambiare radicalmente: è in procinto di sposarsi e trasferirsi all’estero insieme al futuro marito, rappresentante di una ditta di import-export. Mentre sta ultimando i preparativi in vista dell’imminente partenza assieme alla vivace sorellina, ritrova nella ”scatola dei tesori” un oggetto particolarmente caro, una piccola clessidra, a cui sono legati tanti ricordi. Basta questo perché An rievochi con un lungo flashback gli eventi passati della sua vita e vada con la mente a quando insieme alla mamma Miwako andò a visitare per la prima volta il museo della sabbia di Nima dove si trovava esposta la “clessidra più grande del mondo”.

14 ANNI PRIMA : An ha 12 anni e vive uno dei periodi più difficili della sua vita: i genitori hanno deciso di divorziare sicché nell’inverno di quegli anni lei e la madre sono costrette ad abbandonare Tokyo per trasferirsi a casa dei nonni materni in un villaggio nella prefettura di Shimane.
An all’inizio è molto scontenta della nuova situazione: lasciare la città e ambientarsi in un posto tanto diverso, senza svaghi, senza negozi, senza alcun tipo di privacy da parte degli abitanti del luogo, è difficile per lei, abituata a ben altra vita. In più in quel villaggio non conosce nessuno della sua età e si annoia terribilmente.
La sua prospettiva cambia quando un giorno, passeggiando per il bosco innevato, fa la conoscenza di Daigo Kitamura, un ragazzino suo coetaneo, figlio di una cara amica d’infanzia della madre.
Dopo un’iniziale schermaglia, i due fanno amicizia e ben presto Daigo diventa il principale confidente di An nonché suo fedele amico. Quando infatti Miwako a causa dell’eccessivo lavoro si sente male ed è costretta a stare a riposo, An decide di dare una mano alla madre e di cercarsi un lavoretto per non gravare più economicamente su di lei.
Daigo allora si offre di andare con lei a lavorare presso la casa dei ricchi signori Tsukushima per ultimare i preparativi per l’imminente festa del capodanno. Qui i 2 ragazzi hanno modo di fare la conoscenza anche dei 2 figli dei Tsukushima, ovvero il maggiore e taciturno Fuji, coetaneo di An e Daigo, e la piccola e graziosa Shika.

Intanto giunge il giorno di capodanno e Miwako, reagendo alla sua malattia, decide di vestirsi a festa col kimono e andare insieme alla figlia, come da tradizione, al tempio per pregare e scrivere sulle tavolette votive i propri desideri per l’anno nuovo.
An è tutta entusiasta, pensa che la madre finalmente sia guarita e che il periodo difficile sia del tutto passato, ma Miwako invece, rivedendo al tempio la tavoletta sulla quale da adolescente aveva espresso il desiderio di andar via con qualcuno dal villaggio nativo, sprofonda ancora di più nella depressione perché comprende che tutti i suoi sogni si sono infranti. Non riuscendo a trascinarsi oltre in un’esistenza ormai priva di significato, Miwako tristemente prende la sua decisione estrema e d’improvviso scompare da casa.
Dopo qualche ora viene ritrovata morta assiderata su di una montagna: si è suicidata perché nulla per lei valeva più al mondo per continuare a vivere e lottare contro un’esistenza che l’aveva fortemente delusa.

An, alla notizia della morte della madre, reagisce con gran forza d’animo: dapprima si dispera e si sente tradita dall’unica persona sulla quale poteva contare, poi però, confortando la nonna tormentata dai sensi di colpa, comprende che il suicidio della madre era inevitabile in quanto Miwako era una donna debole e nessuno mai avrebbe potuto farla desistere dalle sue intenzioni.
Perciò An dinanzi a tale tragedia si fa forza e trova grande conforto nell’amico Daigo, che amorevolmente le ricompra la clessidra di Nima, che lei in un momento di rabbia aveva rotto gettandola contro la foto della madre, e le promette di starle sempre accanto e di proteggerla. Dinanzi a questa promessa, An, che quando era andata al tempio con Miwako non era stata capace di decidere quale desiderio esprimere sulla tavoletta votiva, non ha più dubbi: si reca di nuovo al tempio e prega di restare “sempre, sempre, sempre insieme a Daigo”.

II Capitolo

Dall’evento drammatico della morte di Miwako è trascorso un anno e mezzo e An continua a vivere con la nonna nel villaggio della prefettura di Shimane. Ormai ha 14 anni e frequenta la scuola media.
Anche Daigo frequenta la stessa scuola e i 2 continuano a essere molto legati. Tuttavia da qualche tempo An si sente un po’ in imbarazzo a stare in sua compagnia, in più deve subire le continue gelosie di Ayumu Narasaki. Quest’ultima è una studentessa che partecipa al club di judo insieme a Daigo ed è chiaramente innamorata di lui, mal tollerando quindi l’amicizia che unisce An al ragazzo.

Intanto la prefettura della zona organizza un campeggio estivo in montagna dove si terrà anche un concorso per vincere un fantastico premio in palio, sicché Daigo decide di parteciparvi assieme a tutti gli altri membri del club di judo e invita a tal fine pure An, Shika e Fuji.

L’iniziativa ha immediato successo perciò An, ottenuto il consenso da parte della nonna, parte con i suoi più cari amici alla volta della montagna. Qui tuttavia, contrariamente alle sue aspettative, non riesce a divertirsi: non riesce quasi mai a scambiare parola con Daigo in quanto l’intraprendente Narasaki tallona il ragazzo con continue ed esplicite avance, e poi si sente piuttosto a disagio perché, da quando è morta la madre, lo shock le ha creato una reazione psicofisica, bloccandole le mestruazioni. Questo angustia parecchio An che, confidando un giorno il proprio problema a Shika, ammette di sentirsi una donna a metà e perciò di essere da tempo alquanto demoralizzata.

Tuttavia, come nel suo carattere, An decide di non farsi prendere dallo sconforto e l’indomani prende coraggio e cerca di stare il più possibile insieme a Daigo, mostrandosi allegra e sorridente. Questo però suscita le ire della sua rivale Narasaki, la quale decide di farle un dispetto, rubandole dallo zainetto e nascondendo per gelosia la preziosa clessidra regalatale da Daigo.

Quando An lo scopre, si arrabbia moltissimo e, poiché considera la clessidra un suo ”tesoro”, senza pensarci un attimo si precipita fuori sotto la pioggia a cercarla nel posto dove Narasaki le ha detto di averla nascosta. A causa però della tempesta che imperversa, la povera An cade in dirupo e le è impossibile risalire.
Fortunatamente Daigo e gli altri si accorgono subito della sua scomparsa perciò vanno a cercarla su per la montagna e, quando finalmente la trovano, vanno in suo soccorso, scongiurando il peggio.
Tuttavia An, sebbene illesa, per il forte shock subito inizia a sanguinare… le sono tornate d’improvviso le mestruazioni! L’imbarazzo è tanto e la ragazza, dopo gli ultimi avvenimenti, si sente ancora più confusa e turbata.

Mentre sono in viaggio sul treno di ritorno a casa, Daigo si siede accanto ad An. Lei è ancora imbarazzata per quanto è successo, ma comunque non può far a meno di ammettere che è stata felice di aver partecipato al campeggio insieme a lui. Daigo però la rimprovera bonariamente di essere stata spesso scontrosa con lui, al che An si giustifica dicendo che il suo comportamento è stato dettato dal fatto che lei da un po’ di tempo si sente a disagio con lui perché, da bambino qual era, è diventato improvvisamente un uomo.
Quando Daigo afferma di condividere le sue stesse insicurezze nei suoi confronti, An allora rompe ogni indugio e confessa apertamente di amarlo da un anno e mezzo. Daigo, approfittando del fatto di non essere visti dagli altri, risponde alla dichiarazione, baciandola dolcemente. Dopo, i due giovani, felici e teneramente abbracciati, si addormentano vicini seduti in treno; passa Fuji e li vede, ma il suo sguardo cela un velo di tristezza e malinconia. Perché mai?

[Fine del primo volume]

Considerazioni
Un manga fra passato, presente e futuro: questa è la definizione più comune che si dà di Sunadokei, shoujo pubblicato in Italia da Panini Comics col titolo “La clessidra-Ricordi d’amore”. Si tratta di un manga di Hinako Ashihara, serializzato su una rivista di grande successo come Betsucomi e che nel 2005 è stato insignito del prestigioso premio Shougakukan come migliore shoujo manga. E in effetti ci troviamo di fronte a un’opera di gran valore, delicata e intensa, capace di toccare sin dalle prime pagine le corde del cuore.

La clessidra del titolo è l’oggetto capace di rievocare alla mente dei protagonisti emozioni dolci e amare, lontane nel tempo e nel ricordo, sensazioni sopite legate a un passato che non ritornerà, eppure mai dimenticate. Il motivo dello scorrere de l tempo è chiaramente predominante, ma accanto a esso anche altri temi sono sviluppati con eccezionale profondità in una storia che è il racconto di un percorso di crescita, dalla prima adolescenza fino all’età matura.

La vicenda è articolata in maniera singolare in quanto inizia nel presente, con la protagonista adulta in procinto di sposarsi e trasferirsi all’estero, salvo poi di lì procedere a ritroso con un lungo flashback, ripercorrendo le tappe del suo passato, a partire dall’inverno dei suoi 12 anni fino a risalire, volume dopo volume, nuovamente a quel presente che racchiude in sé anche il futuro. Nel raccontare questo percorso di vita, irto di ostacoli e disseminato, come per tutti, di gioie e dolori, amori e delusioni, l’autrice riesce a cogliere con estrema naturalezza e maestria i sentimenti e le paure che agitano i cuori lungo il periodo della crescita. Non mancano quindi i momenti tristi che sono narrati con puntuale delicatezza, senza eccessivo pathos e senza mai sfociare nel melodrammatico; non mancano i momenti divertenti, resi con la presenza di spassose gag, che si alternano magistralmente a momenti di riflessione e tenerezza.

I personaggi sono ben caratterizzati e s’impongono all’attenzione del lettore con straordinaria efficacia, essendo ben lontani dall’essere le figure stereotipate incontrate spesso in taluni manga per ragazze.

I 2 protagonisti An e Daigo suscitano immediata simpatia, sicché talvolta il lettore può anche identificarsi in loro. An Uekusa la conosciamo subito da adulta, all’inizio del primo volume, mentre è intenta a fare i preparativi per il suo matrimonio, ma è attraverso il lungo flashback che ripercorre a ritroso il suo passato che abbiamo modo di comprendere veramente il suo carattere. È infatti una ragazza dolce e sognatrice, ma anche molto schietta e dal temperamento volitivo. Quando muore la madre Miwako, sa reagire al dramma in modo molto maturo, senza disperarsi o farsi prendere da inutili sensi di colpa, ma comprendendo l’inevitabilità del gesto suicida della madre in quanto donna caratterialmente debole e inappropriata ad affrontare le tempeste della vita. Accanto a lei c’è Daigo Kitamura, il primo amore di An, il quale non rientra affatto nel cliché del protagonista maschile “bello e figo” visto molto spesso nei manga. Daigo è un ragazzotto di campagna, generoso, serio e affidabile, che si conquista le simpatie della protagonista grazie alla sua fresca spontaneità e grazie al fatto che riesce a esserle di conforto, con la sua sola presenza, nei momenti dolorosi della vita. Tra i due infatti, dopo un’iniziale schermaglia, nasce un’intesa destinata ben presto a trasformarsi in una tenera storia d’amore che sa coinvolgere emozionalmente il lettore.
Anche gli altri personaggi non sono da meno e sono ben costruiti: i 2 fratelli, Shika e Fuji, la nonna di An e la stessa Miwako, sono descritti con sapiente realismo e coerenza psicologica tanto da rendere le sfaccettature delle loro personalità in maniera del tutto credibile.

I disegni sono molto curati. Lo stile grafico della Ashihara è pulito, fresco e si adatta perfettamente alla storia e ai personaggi, seguendone la progressiva crescita, sia fisica che interiore. Inoltre il tratto grafico è morbido, molto espressivo, piacevole da guardare sin dalle prime battute.

Insomma, La Clessidra è un manga parecchio ben disegnato e, al di là delle difficoltà insite nei frequenti salti temporali, solidamente strutturato dal punto di vista narrativo, pertanto merita in pieno il successo di critica che ha avuto in patria perché si presenta indubbiamente come un manga di qualità, distanziandosi dal genere delle commedie scolastiche, proprio di tanti shoujo. Di conseguenza è consigliato vivamente a chi , stanco delle solite banalità, vuol leggere finalmente un’opera di spessore, profonda e toccante, raccontata con un velo di struggente malinconia.

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