Recensione Manga – Sonata del vento (Kaze no sonata) AKA La storia di Alice di Chieko Hara


A cura di Emy

Titolo originale: Kaze no sonata
Autrice: HARA Chieko
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Kodansha
Numero di volumi: 2 -concluso
Anno di pubblicazione: 1982
Seconda edizione: 1997
Rivista di serializzazione: Nakayoshi

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Sonata del vento – La storia di Alice
Casa editrice: GP Publishing
Numero di volumi: 2 -concluso
Pubblicato a partire da: Settembre 2009
Distribuzione: librerie e fumetterie
Prezzo: E 6.90, 11×17, sovraccoperta, 208 pp, b/n.

:: NOTA ::
In Italia questo fumetto è stato pubblicato per la prima volta dalla casa editrice Fabbri nel corso degli anni ’80, serializzato sul settimanale “Candy Candy Tv Junior” dal n.182 al n. 227 con il titolo “La storia di Alice”. Il giornalino di Candy chiuse le pubblicazioni verso la fine degli anni ’80 e quella della GP Publishing è la sua seconda edizione italiana. L’opera nell’edizione Fabbri è stata pubblicata integralmente ma come di consueto per l’epoca le tavole di “Kaze no sonata” sono state ribaltate e colorate (non male, a dire il vero); per il resto non si segnalano censure di rilievo. I nomi dei personaggi sono per lo più rimasti inalterati, tranne i seguenti: Laurie (Roland); Gilbert (David); Susy (Rosy); Erick (Kiki).

Storia

Volume primo

Alice Jackson è la primogenita di una ricca e influente famiglia londinese; è una ragazza serena, giudiziosa, con una grandissima passione per la musica. Ha due fratelli minori: la bella e vanitosa Prissy e il piccolo Eric. Entrambi i genitori di Alice sono morti; a guidare la famiglia è Nonna Maggie.

Miss Anna, insegnante di piano di Alice, la incoraggia a proseguirne gli studi: Alice ha talento, il suo sogno è diventare una concertista. Ma gli eventi precipitano in fretta: un disastroso quanto improvviso tracollo finanziario travolge i Jackson, che vedono i loro amici dileguarsi poco a poco. Persino il fidanzato ufficiale di Alice comunica alla ragazza che non può più rivederla, ora che è caduta in disgrazia, arrecandole così una grossa delusione. Poiché la nonna è sofferente di cuore, il gravoso peso della famiglia adesso ricade su Alice, che vede messi all’asta tutti i mobili e le cose più care che aveva (tra cui il pianoforte). I Jackson sono inoltre costretti a lasciare la casa di famiglia, per ritirarsi in campagna.

Qui giunti, Alice farà nuove conoscenze, tra cui Susy, sua coetanea e vicina di casa (che le insegnerà a sbrigarsela nelle faccende domestiche) e il giovane Laurie, aspirante pittore nonché figlio del direttore della scuola del paese; frequentandosi, Alice e Laurie scoprono di avere in comune l’amore per l’arte. Prissy fa presto a notare il bel giovane e decide di conquistarlo; durante un pic-nic si fa avanti con Laurie, ma viene respinta in malo modo dal ragazzo, che le dice apertamente di considerarla solo una civetta (…).

Sapendo che a Laurie interessa sua sorella, Prissy per la rabbia lo informa che Alice ha un fidanzato a Londra; Laurie chiede spiegazioni ad Alice, e lei gli confida la brutta esperienza vissuta. È solo ora perciò che il ragazzo le dichiara i suoi sentimenti: Alice è sorpresa, però in seguito accetta di posare per lui per un ritratto. I giorni successivi sono felici per i due che si sentono sempre più vicini, ma Prissy, gelosa, fa di tutto per attirare l’attenzione circondandosi di ammiratori, guadagnandosi le maldicenze del paese. Seguono giorni difficili: Alice deve assistere la nonna malata e badare al fratellino, inoltre riceve una lettera di Miss Anna, dove l’ex-insegnante le annuncia che verrà in quel luogo come ospite per la stagione dei concerti e porterà con sé un ragazzo di talento, già pianista affermato, Gilbert Ryan.

Gilbert però precede senza preavviso Miss Anna, si presenta ad Alice in modo brusco e le impone di suonare: vuole saggiare le sue qualità di pianista. Alice è indispettita, ma suona lo stesso; Gilbert ne rimane estasiato, ma la ragazza continua a giudicarlo male a causa dei suoi modi. Il giorno del concerto Anna e Gilbert sono bravissimi, e la stessa Anna, alla fine dell’esecuzione, di colpo invita Alice a suonare per il pubblico. Ella, seppur emozionata, esegue magistralmente una melodia al piano: è un trionfo, un piccolo sogno che si realizza. Laurie si sente trascurato da Alice, che oramai già vede proiettata verso un futuro di pianista. Il ragazzo riceve poi una proposta di lavoro come pittore, ma deve trasferirsi a Londra per sfruttare l’occasione che gli si è presentata, perciò invita Alice ad andare con lui. Alice all’inizio sembra ben disposta, così Laurie fa mille progetti (gettando Prissy nella disperazione più totale: è profondamente e sinceramente innamorata di lui), ed è normale che gli caschi il mondo addosso quando si sente dire: “Mi spiace, ma non posso partire lasciando la nonna ed Eric”. Laurie l’accusa di non volergli davvero bene e decide di partire ugualmente…

Considerazioni
Kaze no Sonata presenta un iter narrativo lineare ma più irrequieto rispetto al precedente Fostine, riuscendo però a essere un’opera meglio riuscita della precedente.

I motivi: trama inconsueta e poco prevedibile; sentimenti “negativi” che la fanno da padrone (i tempi dei sorrisi di Luna/Fostine, in grado di risolvere qualsiasi situazione, sono finiti); personaggi complessi e sfaccettati (su tutti Prissy, grandiosa nella sua evoluzione lungo il corso della vicenda). Pur rimanendo un manga dalla struttura tradizionale dell’epoca, che non ha innovato o rivoluzionato il genere, ha elementi che lo rendono pregevole.

La grafica -bellissima- fa un passo in avanti rispetto a Fostine, ma rimane ancora lontana dalla leziosità tipica di Niji no Densetsu (La leggenda dell’arcobaleno), ed è ancora tutta al servizio della narrazione: proprio in Kaze no sonata la grafica della Hara raggiunge perciò il suo apice, dal momento che nel successivo Niji no Densetsu essa perde il suo miracoloso equilibrio, mentre in Fostine ha ancora margini di miglioramento.

La storia di Alice è un’opera decisamente più matura e impopolare rispetto a Fostine, ma forse proprio per questo più meritevole di una riedizione nella nostra lingua. E tra l’altro si compone di soli due volumi… meglio non lasciarseli sfuggire, questo manga è un piccolo gioiello.

Gallery

Scansioni di Emy

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