Recensione Manga – Georgie! di Man Izawa e Yumiko Igarashi

A cura di Marianeve (testi) ed Emy (immagini)

Titolo originale: Georgie!
Autori: IZAWA Man (storia) e IGARASHI Yumiko (disegni)
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shougakukan
Numero di volumi: 5, concluso
Prima edizione: 1982
Rivista di pubblicazione: Shoujo Comic
Seconda edizione Chuokoronsha: 1989, 1 volume
Terza edizione Chuokoronsha: 1996, 3 volumi
Ultima edizione: Fairbell 2005-2007, 4 volumi.

:: Il manga in Italia :: 

Prima Edizione
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 7, concluso
Inizio pubblicazione: 1994
Edizione: edicola e fumetteria
Prezzo: 2.10 Euro.

Seconda Edizione
Casa editrice: Magic Press
Numero di volumi: 4, concluso
Inizio pubblicazione: Marzo 2009
Edizione: fumetteria e libreria
Prezzo: 5.90 euro.

Terza edizione
Casa editrice: Ishi Publishing
GeorgieISHIVariantgeorgieISHINumero di volumi: 1, completo
Previsto nel mese di: Dicembre 2023
Euro: 39.90
Distribuzione: libreria e fumetteria
Disponibile un’edizione con cover variant, stesso prezzo di copertina.

:: Altre pubblicazioni italiane ::
Proposto in Italia nei lontani anni ’80 (ed. Fabbri, serializzato nel “Giornalino di Candy Candy”) con pagine colorate e ribaltate e poi negli anni ’94-95 nell’edizione filologicamente corretta Star Comics, in 7 numeri, ha visto una terza edizione per la Magic Press nel 2009, con pagine a colori originali. L’edizione degli anni Ottanta risulta esaurita e/o di difficile reperibilità.

Personaggi
Georgie ha quattordici anni, occhi verdi e una meravigliosa cascata di capelli d’oro. Difficile non amare questa coraggiosa ragazzina che riesce a conquistare tutti per il suo carattere solare, per la bontà e la lealtà. Ma Georgie è anche tanto ingenua e innocente, e la sua gioia di vivere e il suo fascino non potevano lasciare indifferenti i tre bellissimi della serie. Figlia di nobili caduti in disgrazia, viene cresciuta da una famiglia di agricoltori, i Buttman. La ragazza non sa nulla delle sue origini fino a quando la madre adottiva non le svela il segreto: inizia così il lungo viaggio alla ricerca delle sue radici e del suo primo amore…

Abel Buttman. Ribelle, collerico, impulsivo, coraggioso, geloso e dotato di una bellezza selvaggia. Abel ama Georgie di un amore intenso e passionale, un sentimento per cui sarebbe disposto a uccidere e a lottare anche contro il suo stesso fratello. Pur di soffocare i suoi sentimenti era partito dall’Australia come marinaio, ma la lontananza non aveva fatto altro che accrescere il suo struggente desiderio per la ragazza. Tuttavia il suo egoismo si scontrerà prima con i sentimenti del fratello, anch’egli innamorato di Georgie, poi con la volontà della stessa Georgie di voler sposare Lowell. Nel corso della storia Abel crescerà moltissimo come personaggio, imparando a pensare non solo ai propri desideri e arrivando finanche a fare suo l’ideale supremo del “sacrificio”.

Arthur Buttman. Oltre che bello è gentile, generoso, disposto a tutto per la felicità della sua famiglia; la sua nobiltà d’animo non ha eguali. Arthur ama Georgie, ma è disposto a tacere per non arrecarle dolore; ama suo fratello Abel e per non dispiacergli gli cela i suoi sentimenti; ama la madre e le perdona tutto, rimanendole accanto fino alla sua morte. Ma i buoni sentimenti non riusciranno a salvarlo dal periodo più buio della sua vita: sarà sottoposto a violenze fisiche e psicologiche tali da spingerlo a tentare il suicidio. Alla fine tanta sofferenza verrà premiata: il lieto fine sarà soprattutto per lui.

Lowell J. Gray. Biondo, occhi azzurri, pelle candida come la neve e una salute cagionevole che spiega il suo aspetto delicato; questo è il ragazzo che per primo ruberà il cuore di Georgie. Il giovane ha sofferto molto per un’infanzia passata in solitudine e priva d’affetto: i genitori erano sempre assenti e litigavano spesso tra loro, poiché la madre aveva una condotta piuttosto libertina e il padre dubitava che Lowell fosse suo figlio. È la nonna a occuparsi di lui ed Elise è stata la sua inseparabile compagna di giochi. L’incontro con Georgie segnerà la sua vita: Lowell conoscerà il vero amore, la passione, il sacrificio e soprattutto il coraggio di ricominciare anche quando tutto sembra renderlo impossibile.

Elise. Orgogliosa e arrogante fidanzata di Lowell, appartenente a una delle più potenti e ricche famiglie londinesi. I due si conoscono sin da bambini e il loro è un fidanzamento deciso dalle famiglie per motivi di interesse (specie da parte dei Gray), ma alla ragazza la situazione non dispiace perché ama Lowell sin da piccola e ha sempre immaginato il suo futuro con lui. Per questo si accanisce con tanta cattiveria contro Georgie, colpevole di averle rubato il suo Lowell.

Irwin Dangering. Affascinante e perverso nipote del duca Dangering, da cui ha ereditato il carattere meschino. Egli ama divertirsi con i ragazzini e il povero Arthur, a Londra, diverrà il suo giocattolo preferito. Ma Irwin, a modo suo, comincia a provare dei sentimenti verso quel misterioso ragazzo dallo spirito ribelle che gli resiste con tutte le sue forze, divenendo un’ossessione capace di togliergli il sonno. Per questo motivo, non potendolo avere senza usare la forza, il nobile lo sottoporrà all’iniezione di massicce dosi di droga, riducendolo in uno stato pietoso.

Maria Dangering. Sorella minore di Irwin, è una graziosa e dolce ragazzina perdutamente innamorata di Arthur. Soffre molto per la strana malattia del suo amato e, quando Georgie le chiede aiuto, Maria generosamente rinuncia a lui pur di salvarlo. La ragazza era cresciuta senza mai sospettare nulla dei loschi affari dello zio e del fratello, per cui alla fine, saputa la verità, deciderà di ritirarsi nella residenza di campagna e dimenticare un doloroso passato.

Conte Gerald. È il vero padre di Georgie. A causa di Dangering, che lo accusa di aver complottato per la morte della regina, viene condannato ai lavori forzati e quindi deportato in Australia. La moglie Sophie lo raggiunge con la figlia, ma durante una fuga nei boschi muore; però prima di spirare affida la bambina al sig. Buttman. Al termine della storia il conte riuscirà a dimostrare la sua innocenza e vedrà il suo nome riabilitato.

Duca Dangering. Il vero cattivo di tutta la storia. Il duca, nel corso degli anni, è riuscito a ritagliarsi un posto di rilievo tra i collaboratori della regina, al punto che tutti quelli che la circondano dipendono da lui e lo temono, mentre coloro che non lo appoggiano cadono in disgrazia o muoiono. Secondo il suo sistema di pensiero, il potere e la ricchezza sono le cose più importanti e ogni mezzo è lecito per raggiungere il proprio obiettivo; anche i sentimenti sono inutili ma, nonostante ciò, cerca in tutti i modi di accontentare ogni capriccio dei suoi nipoti, in particolare quelli di Irwin che è il suo erede.

Emma e Dick. Due giovani sposini che conoscono Georgie proprio il giorno del loro matrimonio. I due la aiutano quando Georgie e Lowell fuggono insieme e anche durante il piano per liberare Arthur. Sarà Emma a spiegare all’innocente Georgie “come nascono i bambini”!

Catherine Burnes. Simpatica e bizzarra bambina figlia di nobili londinesi, i Burnes. In verità tutta la famiglia ha un che di stravagante e porta una ventata di allegria all’interno della storia. Georgie è ospitata dai Burnes con affetto, ma decide di lasciarli quando capisce che a causa della sua presenza Dangering potrebbe far loro del male.

Dottor Skiffins. Fratello minore del conte Gerald che passa lunghi anni in Australia alla ricerca di Georgie. Zio e nipote si incontreranno sulla stessa nave che li porterà a Londra; Skiffins la riconosce pochi attimi prima di morire avvelenato e così Georgie non saprà nulla del padre.

Jessica. Una donna di “facili costumi”, ricca e perfida, che diventa l’amante di Abel. Lasciata da quest’ultimo, Jessica capisce che è Georgie la causa e paga un marinaio per ucciderla. Quanto ad Abel, lei vuole riaverlo solo per un suo capriccio e per vederlo soffrire (ma nell’anime la donna era realmente e sinceramente innamorata del giovane).

Storia *Warning spoiler: sinossi comprensiva di finale*
La storia inizia nell’Australia del XIX secolo. In una fattoria vivono Georgie, allegra e bellissima australiana, i suoi due fratelli Abel e Arthur e la madre.
Un giorno, durante una cavalcata sul fiume, Georgie incontra un biondo signorino dell’alta società inglese, Lowell. I due si rivedono in occasione della gara di boomerang indetta per festeggiare il nuovo governatore. Georgie vince la gara sotto le spoglie di un ragazzo, ma è costretta ad abbandonare il suo travestimento quando deve ricevere il bacio di Elise, la fidanzata di Lowell. A quel punto tocca al ragazzo darle il premio e, dinanzi alla folla, Georgie riceve il suo primo bacio.
La situazione non fa che accrescere la gelosia del fratello maggiore, Abel, che sembra nutrire verso la ragazza un sentimento ben diverso dal semplice affetto fraterno e la cosa preoccupa Arthur; i due hanno un violento litigio proprio dinanzi alla madre. Georgie e Lowell si rivedono; il ragazzo le dice che l’ama e che tornerà in Inghilterra per rompere il fidanzamento con Elise, così potranno finalmente sposarsi.
Ma i sogni di lei vengono infranti dalla triste verità sulle sue origini: la donna che credeva sua madre le urla di essere la figlia di un deportato e di aver portato la sventura nella sua casa, spingendo i figli a battersi tra loro per amor suo. Sconvolta per le rivelazioni sul suo passato e sui veri sentimenti di Abel e Arthur, Georgie si imbarca su una nave che salpa per l’Inghilterra e ancora una volta si traveste da ragazzo, poiché solo così potrà raggiungere l’unica certezza rimastale, Lowell. Ma anche i due fratelli, su navi diverse, partono per raggiungerla.
A Londra Georgie rivede Lowell, grazie anche al prezioso aiuto di Catherine, una bambina figlia di nobili che la ragazza ha conosciuto sulla nave. L’incontro con Lowell sembra rasserenare Georgie ma i problemi non sono finiti; il ragazzo è convalescente e non ha ancora rotto il fidanzamento con Elise per amore della nonna.
Georgie vive a casa di Catherine e un giorno rivede Abel. Il ragazzo le riconferma il suo amore ma lei è costretta a comunicargli la sua intenzione di sposare Lowell; quest’ultimo vuole presentare Georgie come sua fidanzata al ballo che si terrà in onore della regina Vittoria. Ma Elise non si rassegna a perderlo e chiede l’aiuto dello zio, il potente duca Dangering che riconosce Georgie come la figlia del conte Gerald. Al ballo Georgie vede un ragazzo somigliante ad Arthur; il giovane le viene presentato come Cain, il fidanzato di Maria Dangering. Per sfuggire alle abili manovre del duca, Georgie e Lowell sono costretti a lasciare Londra per rifugiarsi in un piccolo paese di campagna, ma la gioia dura poco. Al ragazzo, ammalatosi gravemente, resta poco da vivere e solo una costosa operazione potrà salvarlo. Pur di aiutare il suo amato, Georgie prende la difficile decisione di riportare Lowell da Elise.
Disperata per la separazione, trova conforto in Abel, ma questi le comunica una brutta notizia. Cain è in realtà Arthur ed è prigioniero del duca Dangering; il povero ragazzo vive un vero inferno perché è drogato e violentato da Irwin, il fratello di Maria.
Georgievolume5I due cercano un modo per liberarlo, aiutati anche dal conte Gerald, il padre che Georgie ha ritrovato vagando per le vie di Londra. A questo scopo avvicinano Maria; la ragazza, preoccupata per il suo fidanzato, accetta di aiutarli. Arthur, allo stremo delle forze, viene portato via mentre Abel prende il suo posto. Ma le cose non vanno per il verso giusto. In preda a una forte crisi Arthur cade nel fiume e il suo corpo non viene più trovato. Nel frattempo Irwin scopre l’inganno e lotta contro Abel che, disgraziatamente, lo uccide. Il giovane viene condannato a morte e Georgie ricorre nuovamente a Maria per poterlo vedere. All’interno della prigione la ragazza gli dichiara i suoi sentimenti e i due possono finalmente amarsi. Giunge il giorno dell’esecuzione; Gerald arriva all’ultimo minuto con le prove che condannano Dangering, ma quest’ultimo in preda alla rabbia spara ad Abel. A Georgie non resta altro che piangere la sua morte, senza nemmeno potergli dire che aspetta un figlio da lui. Superato il dolore grazie all’incoraggiamento di Lowell (il quale è ora felicemente congiunto ad Elise), la ragazza partorisce un bimbo che chiama Abel junior. Dopo qualche anno decide di tornare in Australia per mostrare al figlio il luogo dove il padre era cresciuto. Ed ecco la meravigliosa sorpresa: Arthur, scampato miracolosamente al mare, è vivo e ora, insieme, lui e Georgie sono pronti a vivere il loro meraviglioso futuro.

Considerazioni
Georgie! è una delle più importanti opere disegnate da Yumiko Igarashi, già disegnatrice del celeberrimo Candy Candy. Ai testi Man Izawa, sceneggiatore che con la Igarashi ha in seguito firmato altre opere, per lo più a tema erotico. Il manga di Georgie! è meglio noto al grande pubblico per l’omonima versione animata, che nell’edizione italiana ha titolo Lady Georgie. La versione TV differisce in numerosi particolari rispetto all’originale cartaceo: in sostanza, l’anime è stato adattato per un target più giovane, pertanto molte scene considerate “a rischio” sono state omesse. Nonostante questo, l’edizione italiana non ha risparmiato all’anime di Georgie! un’operazione di censura.
Quando l’anime di Georgie! comparve per la prima volta sui nostri schermi fu un vero colpo. Molti ne parlavano come l’erede di Candy e inizialmente la storia non presentava particolari problemi. Si iniziò a intuire quanto fossero diverse le due serie nel momento in cui i tre fratelli Buttman superarono il periodo dell’infanzia. La prima sorpresa si ebbe con i baci; fino a quel momento nessuna serie ne aveva avuti così tanti e così intensi (per vederne uno in Candy, e solo quello, abbiamo aspettato una cinquantina di puntate, credo); inoltre colpiva la spontaneità con cui i personaggi manifestavano i loro turbamenti sentimentali. La parte di Georgie che strappa i vestiti bagnati a Lowell ci sorprese (una ragazza che spoglia nudo un ragazzo era divertente) e gli abiti succinti di Jessica non erano da meno, ma quando si arrivò alla scena “clou”, quella di Arthur che scalda il corpo di Georgie, fu l’imbarazzo generale e ovunque sorse la domanda: “Che succede qui?”. Personalmente quella è la mia parte preferita, forse perché ho un debole per Arthur, però ricordo bene il punto interrogativo stampato sulla faccia della mia famiglia (immaginate la scena di una famigliola seduta a tavola per la cena). Il giorno dopo non si parlava d’altro.
Georgie! sicuramente non superò Candy in popolarità, ma comunque fu una serie innovativa per il tono “adulto” dei contenuti e fu allora che forse si capì che i cartoon non erano solo per bambini. E probabilmente è con Georgie! che iniziò la grande epoca “del taglia e cuci”.
Il manga di Georgie! vide la luce nel 1982 a opera della Igarashi che anche questa volta, come fu per Candy, si avvalse dell’aiuto di un noto scrittore, Man Izawa. Il disegno della Igarashi risulta davvero superbo, tanto che Georgie! viene considerata una delle sue opere migliori. I personaggi sono curatissimi e i primi piani che spesso si affacciano tra le pagine sono l’esempio dell’evoluzione del suo tratto; i grandi occhi scintillanti pieni di espressività, le pettinature studiate per ogni occasione, gli abiti meravigliosi indossati per il ballo, tutte queste cose sono solo una piccola dimostrazione del tocco armonioso e raffinato di cui fa sfoggio l’autrice. Credo che la Igarashi abbia superato se stessa disegnando gli sfondi della storia. I classici fiori e stelline sono usati con parsimonia; al loro posto ci sono dettagliatissime ricostruzioni di paesaggi australiani, brevi scorci della città di Londra, una grande cura per le ville aristocratiche e i loro interni, compresi i dettagli: porcellane, teiere e dolcetti vari. Ma quello che salta agli occhi, testimoniando il pregevolissimo lavoro di documentazione, è la riproduzione delle immense navi d’epoca, viste da qualsiasi angolazione. Talvolta la magnificenza di questi velieri e il paesaggio londinese occupano intere pagine, divenendo essi stessi grandi protagonisti della storia.
Riguardo alla sceneggiatura, Man Izawa ha saputo dar vita a uno splendido intreccio narrativo, ricco di avvenimenti e sorprese, in cui la drammaticità di certi accadimenti viene in un certo senso alleggerita dalla comicità e dalla simpatia di alcuni personaggi secondari. Nonostante ciò, Georgie! merita una critica per il suo finale. Nulla da dire sugli avvenimenti che concludono il manga, ma è il modo in cui sono stati proposti che comporta delle perplessità: il tutto si svolge troppo in fretta. Infatti nell’ultimo volume le situazioni si susseguono così velocemente da lasciare il lettore insoddisfatto e con la sensazione che qualcosa gli sia sfuggito. Non si sa se Igarashi e Izawa, a causa del frenetico lavoro, avessero fretta di terminare la loro collaborazione, ma sta di fatto che si poteva fare di più.
Quello che resta è comunque un’opera magnificente, consigliata a tutti gli amanti del feuilleton e indimenticabile per chi è rimasto stregato da bambino dalla bionda australiana. L’edizione Magic Press è un’edizione che rende giustizia a quello che rimane un punto fermo nella produzione di Yumiko Igarashi, la cui abilità grafica raggiunge probabilmente in Georgie! la sua vetta più alta ed equilibrata.

Precisazioni: l’edizione degli anni ’80  
Nel corso degli anni ’80, parallelamente alla trasmissione del cartone animato di Georgie! sulle reti Mediaset, sul settimanale “Candy Candy” fu serializzato il manga originale di Izawa e Igarashi. Come accadeva di consueto negli anni ’80, anche in questo caso le tavole originali in bianco e nero furono ribaltate e colorate. Contrariamente a quanto accadeva all’epoca, i nomi dei personaggi furono tradotti correttamente, mentre i dialoghi si segnalano per le consuete incoerenze, dovute a una traduzione volutamente libera. Il manga di Georgie!, a differenza di altre serie presenti sul medesimo settimanale, subì una vistosa censura: le scene più “calde” (tipo Arthur che scalda Georgie svenuta) furono omesse o ridotte al minimo, mentre a Lowell, in occasione del suo primo incontro con Georgie presso il fiume, furono disegnati un paio di mutandoni, assenti nell’edizione originale, in quanto il ragazzo è completamente nudo. Anche la scena tra Georgie e Lowell distesi nel salotto a Londra fu tagliata, così come del resto era stata tagliata nell’edizione italiana dell’episodio relativo. Dulcis in fundo, la pubblicazione non comprese l’intera serie, ma circa la metà.
Se siete in cerca del fumetto di Georgie! dimenticatevi questa edizione, tra l’altro di difficile reperibilità, e puntate sulla seconda e migliore edizione Star Comics del 1994 o sull’edizione 2009 della Magic.

Precisazioni: differenze manga/anime Warning spoiler!
Dopo il successo del manga di Georgie! la Tokyo Movie Shinsha, nel 1983, decise di produrre una serie televisiva composta da 45 episodi. Ma, per ottenere i consensi di una fascia di pubblico più ampia, si pensò di apportare alcune modifiche alla sceneggiatura originale per alleggerirne i contenuti. Ecco le differenze tra il manga e l’anime di Georgie.
Le prime quindici puntate sono dedicate all’infanzia di Georgie e dei suoi fratelli -cosa che nel manga era ridotta a una breve presentazione di quattro-cinque pagine! Quindi, nell’anime, assistiamo al ritrovamento di Georgie nella foresta da parte del signor Buttman e dei figli; al grande affetto della bambina per il padre e alla morte di quest’ultimo per salvarla dal fiume; ai tentativi della moglie di affezionarsi alla piccola e di considerarla come una vera figlia, ma senza mai riuscirvi del tutto. Infine si arriva alla crescita e ai primi turbamenti di Abel e Arthur, i quali inizialmente non riescono a comprendere i loro sentimenti verso la sorella, ma soprattutto l’atteggiamento duro della madre nei confronti di lei.
Nel manga il rapporto tra madre e figlia veniva solo accennato, ma nella serie si dà molto più spazio alla cosa. Sempre nell’anime vediamo la scelta di Abel di partire come marinaio, perché non è più capace di vivere accanto a Georgie facendo finta di nulla (il fumetto inizia con il ragazzo che deve tornare dal suo viaggio). Si giunge poi al primo incontro di Georgie e Lowell sul fiume; da questo punto in poi la storia procede come nel manga, almeno fino alla parte in cui Abel e Georgie decidono di liberare Arthur dal duca Dangering. Ed è proprio nella storia del ragazzo che vengono omesse alcune cose rispetto al manga: Arthur è prigioniero perché ha scoperto i traffici illeciti del duca, ma nulla viene detto sulle violenze da parte di Irwin e sulla droga; i suoi frequenti mal di testa vengono attribuiti a un colpo di pistola che lo aveva ferito alla tempia. Poiché il finale del manga era piuttosto triste e scioccante, si pensò di modificarlo totalmente per offrire il tanto sospirato lieto fine. Quindi Georgie ritrova il padre, grazie a Maria riescono a liberare Arthur e Irwin muore cadendo da cavallo nel tentativo di inseguirli. Dangering viene arrestato e Gerard può finalmente ritornare nell’aristocrazia londinese. Infine Georgie torna in Australia con Abel e Arthur; ha perso Lowell ma può sempre contare sull’affetto dei suoi fratelli. Assistiamo quindi a un finale più “dolce” e meno drammatico ma che lascia in sospeso il destino sentimentale della protagonista.
Comunque nel complesso si tratta di un buon prodotto sia per le animazioni che per i disegni; il character dei personaggi principali e di alcuni secondari è fedele a quello proposto dall’Igarashi, tranne che per Dangering, Gerald e Irwin. Il ritmo narrativo è veloce quasi quanto quello del manga per cui non vi sono tempi morti e, fatta eccezione per l’inizio e la fine, l’anime ripropone tutti gli avvenimenti in modo preciso.
Bisogna però dire qualcosa sul carattere dei personaggi, specie di quelli principali. Georgie appare molto meno ingenua e innocente, cosa che nel manga aveva fatto sorridere; Lowell è solo un signorino londinese piuttosto scialbo e privo di spessore (meglio nella versione cartacea); e infine Arthur, che non riesce a emergere e ad attirarsi le simpatie del pubblico. Va decisamente meglio per i personaggi secondari: i membri della famiglia Burnes sono ancora i “mattacchioni” della storia, e anche Emma e Dick mantengono la loro simpatia.
In conclusione la serie tv è bella, però il fumetto dà altre emozioni.
Un’ultima nota per i personaggi creati appositamente per l’anime: il signor Buttman (padre adottivo di Georgie) e Becky Clark. Il primo compare solo nei primi quattro episodi (mentre nel manga non esiste), la seconda in appena due ma la sua presenza è decisiva. Becky è una ragazzina ricca e altezzosa che si innamora di Abel; inizialmente il ragazzo sembra subire il suo fascino, ma quando si tratta di dover scegliere tra lei e la sua “sorellina” non ha più dubbi sui suoi reali sentimenti.
Infine non dimentichiamo gli animali poiché, come era già successo in Candy, anche in questo caso vengono creati “gli amici” di Georgie: il koala Loup ed il “Barone Williams Adam Junior”, il cane di zio Kewin che poi rimarrà alla piccola Catherine. Il pappagallo Deegeery Doo è l’unico animale che esisteva già nel manga.

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