Recensione Manga – Afterschool Nightmare (Houkago hokenshitsu) di Setona Mizushiro

A cura di Livio (testi) e Martina (info e grafica)

Titolo originale: Houkago Hokenshitsu
Titolo internazionale: Afterschool Nightmare
Autrice: MIZUSHIRO Setona
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Akita Shoten
Volumi: 10, concluso
Anni di pubblicazione: 2004-2007
Rivista di pubblicazione: Princess
Collana: Princess comics

:: Il manga in Italia ::
Titolo: Afterschool Nightmare
Casa editrice: Star Comics
Numero di volumi: 10, concluso
Inizio pubblicazione: 22-01-2008
Collana: Techno, cadenza mensile
Prezzo: 3,30€, 12×18, B, 192 pp, b/n
Senso di lettura: Orientale
Distribuzione: edicola e fumetteria.

Storia
Il segreto che il popolare Mashiro Ichijo nasconde non può essere ancora a lungo celato e qualcuno, nella sua scuola, sembra quasi osservarlo nei suoi continui tentativi di nasconderlo.
Dopo aver abbandonato il club di kendo, Mashiro incontra una misteriosa donna, probabilmente l’infermiera della scuola, che lo invita a seguirla in una speciale aula sotterranea.
Ed è qui che l’incubo ha inizio.

Il diploma è raggiungibile solo dopo aver superato indenni le lezioni “speciali” che lì si svolgono, o meglio che hanno luogo nella mente e nei sogni dei partecipanti, i quali sono costretti a fronteggiare le proprie paure e la propria realtà, assumendo un aspetto talvolta terrificante. Solo una volta trovata la “chiave” è possibile diplomarsi e uscire dall’incubo, ma la caccia è più difficile di quanto possa sembrare… e Mashiro non ha ancora idea di dove si trovi in realtà, la “chiave”.

L’incontro con la graziosa Kureha Fujishima avviene proprio alla conclusione del sogno, e in questa occasione Mashiro riconosce la ragazza che nel sogno aveva tentato di ucciderlo. Kureha è terrorizzata dagli uomini, e trova nella ambivalente figura di Mashiro una presenza rassicurante, con la quale sente di poter esternare la sua reale natura e con cui decide di avviare una storia…
Il tutto sotto lo sguardo perplesso del tenebroso Sou Mizuhashi, anch’egli misteriosamente attratto dallo studente che nella scuola fa molto parlare di sé, e anch’egli coinvolto nelle strane lezioni che avvengono nell’infermeria sotterranea…

Considerazioni
“Non c’è cosa peggiore dell’aver paura del proprio corpo.” (L. Puenzo)

L’ennesima prova d’autore della bravissima Setona Mizushiro, Afterschool Nightmare, segna l’atteso ritorno della sensei in Italia. La sua ultima opera è, senza paura di smentita, il traguardo di una lunga e interessante carriera, una dimostrazione di maturità artistica e professionale gestita con eleganza e abilità senza pari.

L’abilità seduttrice della Mizushiro esplode vigorosa dalle pagine del suo ultimo capolavoro, e al lettore non resta che lasciarsi avvolgere da una storia gestita al pieno della sua forma, elegantemente illustrata e sapientemente condotta, dove niente è ciò che sembra.

Di notevole impatto è la grafica, mai come ora perfettamente pulita ed equilibrata: pur mantenendo il suo personalissimo tratto, lontano dagli stereotipi del fumetto commerciale per ragazze, qui le sue figure sono finalmente libere dai tratti spigolosi e incerti degli esordi (pur comunque mantenendo un forte carattere di riconoscibilità stilistica), e si impongono nelle tavole come creature angeliche, quasi sovrannaturali, sicuramente oniriche. E non a caso: la dimensione in cui i personaggi si muovono è solo in parte terrena.
La “infermeria” del titolo originale (adattato per l’occidente con un azzeccatissimo “nightmare”) è, di fatto, un incubo, o almeno un mondo che perde la connessione con la ratio e si modella attorno alle paure, ai segreti, alla reale natura dei protagonisti.

Nella storia delle culture, esiste una lunga tradizione sul sogno e sul suo significato; valutazione del sogno, quindi, come manifestazione di verità (dalla predizione del futuro, alla comunicazione con sé stessi): a tutto ciò, solo la psicanalisi moderna ha saputo trovare delle risposte. Secondo Freud, il sogno è la manifestazione dell’inconscio e dei suoi contenuti rimossi; secondo Jung, invece, il sogno è costruito dai simboli che abitano la mente e che tutti gli uomini condividono.
Alla Mizushiro non sarà certamente sfuggita l’infinita letteratura sul sogno e sul suo significato, tant’è che il suo incubo è di fatto un terreno di guerra, dove l’unica via di fuga è una chiave (notare l’abbondanza di elementi simbolici) e dove ciascuno dei suoi personaggi si presenta a se stesso e ai suoi compagni per ciò che naturalmente è, senza filtri e senza menzogne.

L’aspetto inconscio è dunque il leit-motiv principale, attorno al quale si snoda il complesso intreccio e una storia scritta con precisione e sapienza, generosamente infarcita di colpi di scena e immagini di grande impatto. Le misteriose lezioni riguardano più di uno studente, ciascuno dei quali appare nelle sembianze più vicine alla propria natura. Ed è così che, lentamente, la story line ha occasione di crescere e portare al pettine i molteplici nodi che apparentemente sembrano irrisolti nel corso della narrazione, narrando parallelamente le vicende, spesso buie e drammatiche, dei protagonisti e dei comprimari.

Personaggi delineati con un amore e una cura quasi materni: scopriremo solo lentamente i sottili fili che uniscono i loro animi, capiremo solo nel procedere della narrazione quanto per alcuni di loro l’incubo non sia esattamente la lezione speciale, anzi… e resteremo coinvolti in prima persona dal tenero e controverso rapporto che lega, già dall’illustrazione in copertina, i tre protagonisti della vicenda, tra i più sfaccettati e umani che il fumetto moderno abbia mai offerto.

Afterschool Nightmare è una grandissima prova d’autore, la dimostrazione che il fumetto popolare ha ancora molto da dire. Dedicato a chi vuole conoscere il miglior shoujo manga dell’anno 2008.

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