Recensione Manga – The Calling di Reiko Okano

A cura di Emy

Titolo: The Calling
Autrice: OKANO Reiko
Storia originale: Patricia McKillip
Categoria: Seinen

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Ushio Shuppansha
Numero di volumi: 3 -concluso
Prima pubblicazione: 1991-1994
Seconda Edizione: Magazine House, 2000, 3 volumi
Terza Edizione: Hakusensha, 2009, 3 volumi bunko
Rivista di serializzazione: Comic Tom

:: Il manga in Italia ::
Casa editrice: Shin Vision
Numero di volumi: 3 -concluso
Inizio pubblicazione: Novembre 2003
Periodicità: il secondo volume è uscito nel Marzo 2004, il terzo nel Settembre 2004
Distribuzione: fumetteria, 18 euro
Nota: attualmente il manga in Italia è fuori stampa, ma può essere reperito a buon prezzo nel mercato dell’usato.

:: Curiosità ::
“The Calling” (Il Richiamo) è il titolo di una storia fantasy disegnata dalla celebre (in Giappone) Reiko Okano, nota per il più recente “Onmyouji”. “The Calling” è l’adattamento a fumetti di un romanzo fantasy di Patricia McKillip dal titolo “The forgotten Beasts of Eld”, opera che ha vinto nel 1975 il World Fantasy Award e che in Italia è stata ribattezzata “La maga di Eld” (Urania Fantasy n. 8, Mondadori editore, 1989).

Storia

Capitolo primo*

Sull’alto del monte Eld vi è la dimora della giovane maga Sybel: ella ha ereditato dal padre il sapere e la collezione di bestie leggendarie… animali di cui pochi ricordano il nome e la potenza, e che pure popolano i miti più gloriosi. Gli animali sono stati “chiamati” uno a uno dal nonno e dal padre di Sybel, entrambi esperti maghi, e la stessa Sybel ha il dono del “richiamo”. Ma manca una bestia alla preziosa collezione: il Liralen, l’uccello che nei miti di Eld portò in volo la regina dell’Eldwold. Una sera, mentre Sybel, come di consueto, è intenta al “richiamo” mentale del Liralen, qualcuno la interrompe bussando alla sua porta. È un giovane guerriero. La maga lo farebbe volentieri scaraventare ai piedi del monte Eld dal fido falco Ter, ma l’uomo porta tra le braccia un neonato. Sybel perciò si fa strada fino al cancello, dove lo sconosciuto le si presenta: è Coren del Sirle, e le dice che il bambino, figlio di Rianna, zia di Sybel, è suo cugino.

Il piccolo si trova al centro di lotte di potere che vede da una parte Drede, da quindici anni re dell’Eldwold e sposo legittimo di Rianna, dall’altra il fratello di Coren, Norrel, amante di Rianna e padre naturale del bimbo, il cui nome è Tamlorn. Quest’ultimo è pertanto il futuro erede dell’Eldwold: chi riuscirà ad averlo avrà con lui il trono. Sybel non ha idea di come ci si prenda cura di un bimbo, ma decide ugualmente di prenderlo con sé. Ai dubbi di Coren sulle sue qualità materne, la maga risponde che se ella è in grado di prendersi cura di tanti animali che vivono con lei, saprà pure accudire un bambino. Coren si stupisce di vedere sfilare, accanto alla donna, il cinghiale Cyrin, maestro di enigmi, e il cigno nero di Tirlith, la gatta Moriah, signora della notte, e -ultimo ma primo per magnificenza- il drago Gyld. Sybel però è più stupita di Coren, nel constatare che l’uomo è perfettamente in grado non solo di riconoscere le belve leggendarie, ma anche di raccontare i particolari più segreti delle storie che li riguardano…

Coren, convinto della potenza della maga del monte Eld, si accomiata da lei. Una volta partito il guerriero, Sybel deve affrontare la difficoltà di accudire un piccolo cucciolo di uomo… ma quello che ancora non sa è che quel neonato, una volta cresciuto, diventerà la cosa a lei più cara, più cara di tutti i suoi animali. E che cosa succederà, quando sia Coren che Drede -che si scoprirà essere padre naturale di Tamlorn- busseranno alla sua porta per reclamare -entrambi con le loro ragioni- il bambino?

*Nel primo volume sono compresi sei capitoli.

Considerazioni
Se siete immuni al fascino del fantasy -anche quello migliore, dal sapore antico-, allora “The Calling” potrebbe non essere di vostro gradimento. Bello il mondo descritto dalla McKillip, un mondo che sa di medioevo, di antichi valori e passioni improvvise e irrinunciabili, ma ancora più bella la paziente, lentissima minuzia usata nella descrizione di luoghi, ambienti (che a fine lettura sono diventati familiari) e personaggi dalla complessa e affascinante psicologia. Non un solo pensiero ci viene nascosto, eppure permangono lati oscuri, misteriosi e impenetrabili, che affascinano e alimentano il desiderio di sapere di più, non solo su cosa diverranno i protagonisti, ma su cosa sono in quel dato momento.

Perfetta la grafica (che pure qualcuno potrebbe disprezzare, giudicandola -con occhio miope- rozza e monotona), dettagliata e insolita come il soggetto prescelto. Da sottolineare lo splendido montaggio alternato dell’incipit, che si dipana attraverso un’opposizione moto/quiete nelle prime sei pagine dell’opera, le quali -per la gioia dei nostri occhi- sfoggiano delicati, freddi colori pastello.

In conclusione: il portafogli piangerà lacrime amare, ma “The Calling” è veramente un’opera di classe superiore, un prodotto più che consigliato, a meno che non siate tra coloro che il fantasy non l’hanno mai potuto soffrire.

Gallery

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