Recensione Manga – Maria Antonietta – La gioventù di una regina di Fuyumi Souryo

Maria Antonietta – La gioventù di una regina 

A cura di Emy

Titolo: Marie Antoinette – La jeunesse d’une reine
Autrice: SOURYO Fuyumi
Categoria: Seinen

Edizione Giapponese 
Casa Editrice: Kodansha
Numero di volumi: 1 (completo)
Prima pubblicazione: 2016, B/N e colore
Serializzato sulla rivista giapponese: Morning

Edizione Francese
Titolo: Marie Antoinette – La jeunesse d’une reine
Casa editrice: Glénat, 2016
Prezzo: 9,15 €, B/N e colore, 1 volume, 180 pagine.

Edizione Italiana
Titolo: Maria Antonietta – La gioventù di una regina
Casa editrice: Star Comics, 2018
Numero di volumi: 1 (completo)
Prezzo: 7 Euro.

Storia 

Luigi XVI giunge al Petit Trianon, residenza in cui lo accolgono a braccia aperte la moglie Maria Antonietta e i tre figli: Marie-Thérèse, Louis-Joseph e Louis-Charles. Soprattutto la moglie, Maria, nonostante le chiacchiere sul suo conto impensieriscano il consorte, si dichiara moglie e madre appagata e felice, di una felicità che riteneva irraggiungibile in gioventù.
La regina ripercorre dunque nella memoria quel giorno fatidico in cui fu costretta a lasciare la corte di Vienna e l’austriaca Shoenbrunn per recarsi in Francia come sposa del delfino. I dubbi, i tremori e le paure rivivono ancora nell’animo, perché sono riportate con vivida precisione: le parole di incoraggiamento del fratello Giuseppe, le tappe del viaggio, poi il padiglione di Strasburgo. Quest’ultimo, fatto costruire appositamente per l’occasione, era così disposto: dalle due stanze occidentali, in cui Maria entrava come austriaca, la futura regina avrebbe dovuto proseguire nel grande salone centrale, in cui sarebbe stata affidata alle dame francesi che l’avrebbero spogliata e rivestita con abiti francesi, simbolo della nuova vita in cui la futura regina di Francia si apprestava a muovere i primi passi.
Infine, nella foresta di Compiègne, l’incontro col re di Francia e col delfino, suo futuro marito. La conoscenza desta sorpresa in entrambi, poiché entrambi sono diversi dai loro ritratti ufficiali. Maria Antonietta è molto più piccola e minuta di quanto Luigi si aspettasse, mentre Luigi è altissimo per la piccola Maria, la quale si chiede che cosa mai gli diano da mangiare per aver raggiunto quell’altezza!
Seguono altri ricordi: il matrimonio, la prima notte col marito trascorsa in modo diverso da quanto ci si aspetterebbe da una coppia di sposi novelli (i due non si toccheranno che dopo molto tempo), l’assurdo cerimoniale di corte, le chiacchiere delle dame e i pettegolezzi sulla Du Barry (amante del re e persona di dubbia origine), la difficoltà di comunicare con lo sposo, così diverso da lei, aperta ed espansiva. La solitudine porta Maria a fare degli errori, ad aprire il suo cuore al marito, finendo con l’offendere Versailles e le sue tradizioni. Luigi ribatte che Versailles è quella che è, che non si può fare diversamente anche se il cerimoniale, in effetti, può mancare di senso. Una scaramuccia tra i due che si risolve quando Maria insegue il marito salendo a cavallo, in una battuta di caccia. La coppia ha modo di riconciliarsi e di proseguire quella che sarà la loro vita insieme…

Considerazioni

Pubblicato sulla rivista “Morning” di Kodansha nell’estate 2016, “Marie Antoinette – La jeunesse d’une reine” è edito in Francia da Glénat. L’opera si vale della supervisione dello château de Versailles, il che lascia intuire la precisione della ricostruzione storica, qui ai massimi livelli. Oltre al manga, un inserto a colori di sedici pagine mostra una parte della documentazione fotografica che ha fornito supporto alla realizzazione dell’opera. Inoltre due pagine di fitta bibliografia (in puro stile “Cesare, il creatore che ha distrutto”) testimoniano la cura profusa in questo volume. L’unica pecca, se proprio ne vogliamo trovare una, è che il manga, essendo composto di un unico tankobon, affronta quello che a conti fatti è solo un frammento di vita della sfortunata regina di Francia. D’altro canto, ha l’indiscutibile pregio di mostrare un lato per lo più trascurato dalle più famose opere, cartacee e non, dedicate a Maria Antonietta, ossia la sua devozione alla famiglia e l’affetto verso Luigi XVI, il sovrano che in altre biografie appare un po’ bistrattato, caricaturale. Il Luigi della Soryo è bello e dotato di un fascino particolare: poco incline alla chiacchiera e al pettegolezzo, finisce per fare breccia nel cuore della moglie e del lettore grazie alla schiettezza nascosta dietro la ritrosia, al carattere schivo ma onesto, al rifiuto dei fronzoli e dell’eccesso formale. Una coppia di coniugi destinata a essere travolta dagli eventi della Storia, eventi che vengono lasciati alla nostra immaginazione, essendo il volume centrato su quell’attimo congelato prima della fine: la serenità coniugale insperata, ma infine raggiunta e vissuta all’ombra della felicità appartata del Trianon.
Acquisto imperdibile per i fan dell’autrice e per i curiosi appassionati di storia francese. Godibile per tutti gli altri.

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