Recensione Manga – Ultimi raggi di luna (Kagen no Tsuki) di Ai Yazawa

A cura di Emy (review) e Mela (storia)

Titolo originale: Kagen no Tsuki
Titolo internazionale: Last Quarter
Autrice: YAZAWA Ai
Categoria: Shoujo

:: Il manga in Giappone :: 
Casa editrice: Shueisha
Numero di volumi: 3 – conclusa
Anni di pubblicazione: 1998-9
Rivista di pubblicazione: Ribon

:: Il manga in Italia ::
Titolo italiano: Ultimi Raggi di Luna
Casa editrice: Panini Comics

:: Prima edizione ::
Numero di volumi: 6 – concluso
Inizio pubblicazione: Dicembre 2000
Distribuzione: edicola e fumetteria
Ritmo di serializzazione: mensile, Euro 1.80

:: Seconda edizione ::
Titolo: Ultimi Raggi di Luna Collection
Numero di volumi: 3 – concluso
Inizio pubblicazione: Marzo 2006
Senso di lettura: orientale
Distribuzione: libreria e fumetteria
Ritmo di serializzazione: mensile, 5 euro

:: Terza edizione ::
Titolo: Ultimi Raggi di Luna Deluxe
Numero di volumi: 2 – concluso
Inizio pubblicazione: Maggio 2013
Senso di lettura: orientale
Distribuzione: libreria e fumetteria
Ritmo di serializzazione: mensile, 14,90 €.

:: Il Film ::
Nel 2004 in Giappone è stato realizzato il film di “Kagen no Tsuki” (Last Quarter) con attori in carne e ossa: dura 112 minuti e vede come interpreti, tra gli altri, Chiaki Kuriyama nel ruolo di Mizuki e Hyde nel ruolo di Adam. La regia è di Ken Nakai ed è inedito in Italia.

Storia – (sinossi priva di finale)
Mizuki Mochizuki, una ragazza di 17 anni, incontra un misterioso quanto affascinante ragazzo che canta, accompagnato dalla sua chitarra. Il nome del ragazzo è Adam, ha 20 anni ed è inglese.

Quando Mizuki aveva 11 anni, sua madre morì suicida in seguito ai tradimenti del marito, che sposò poi l’amante da cui aveva anche avuto una figlia. Per Mizuki la nuova situazione familiare è insostenibile: non sopporta la nuova moglie del padre né tantomeno la piccola Yui, la sorellastra che ha ormai 10 anni (e che quindi è nata quando ancora la madre di Mizuki era in vita); a tutto questo si aggiungono i continui tradimenti di Tomoki Anzai, il suo ragazzo, che arriva anche a tradirla con l’amica Aya.

Mizuki decide di lasciarsi tutto alle spalle per cominciare una nuova vita al fianco di Adam, che abita provvisoriamente in una vecchia villa in stile europeo, pur sapendo che Adam vede in lei la sua ragazza, morta per malattia, a cui aveva dedicato la più bella delle sue canzoni: “Last Quarter”.

Quando Adam deve lasciare il Giappone, Mizuki decide di seguirlo ma, mentre sta attraversando la strada per raggiungerlo, un’auto la investe sotto gli occhi di Adam e di Tomoki, che la stava seguendo per cercare di rappacificarsi con lei.

 Mizuki si ritrova improvvisamente in un luogo in cui ode una melodia e vede una lunga cancellata senza entrata. Le si avvicina una bambina che piange perché non riesce a trovare il suo gatto; poco dopo finalmente lo si vede sbucare dall’altro lato del cancello e la bambina scompare. Il gatto ritorna all’interno della cancellata e lì Mizuki vede anche Adam, ma non riesce a raggiungerlo.

Hotaru Shiraishi, la bambina che ha visto Mizuki, sta guardando in TV, nella stanza d’ospedale in cui è rimasta per tre settimane, il video musicale di “Last Quarter” del gruppo Evil Eye, il cui cantante è proprio Adam. La madre va a prendere Hotaru con una dipendente del suo negozio e, mentre porta la bambina a casa, parla con la donna del figlio dei Sugisaki, il dottore e l’infermiera che si sono presi cura di Hotaru, raccomandandolo alla figlia come un buon partito, visto che hanno anche la stessa età e frequentano la stessa scuola, senza sapere che la bambina è già interessata a un altro ragazzino: Masaki Miura, amico di Sugisaki.

Hotaru si trovava in ospedale perché era stata investita da un’automobile mentre cercava la sua gatta Lou Lou e dal giorno dell’incidente continua a vedere in sogno, oltre alla gatta ed al cancello, una bella ragazza che piange.

Il giorno che segue a quello in cui è stata dimessa dall’ospedale, Hotaru decide di mettersi subito alla ricerca di Lou Lou. Per strada vede un gatto che assomiglia molto alla sua amica e, seguendolo, entra in una villa in stile europeo in cui una ragazza esegue al pianoforte la prima parte di “Last Quarter” ripetutamente, senza tuttavia portarla a termine. Hotaru si accorge che il gatto non è Lou Lou e che la ragazza che suona è la stessa che vedeva in sogno. Anche la ragazza la riconosce e le dice che il nome del gatto è Adam, ma le rivela che purtroppo non ricorda quale sia il proprio nome e che le uniche cose che ricorda sono il fatto di aver vissuto in quella casa con il ragazzo che amava, Adam, e la melodia che stava eseguendo al pianoforte. Hotaru cerca di consolarla e le promette di tornare a trovarla, visto che lei non può in alcun modo varcare la soglia dell’edificio; la misteriosa ragazza in segno d’amicizia le regala l’anello che porta al dito.

A scuola Hotaru ritrova Sae Kayama, la sua amica più cara, che la informa del fatto che Masaki Miura non sarà in classe con loro. In classe con Hotaru e Sae c’è però Tetsu Sugisaki, il figlio del dottore, che prova da subito una certa simpatia per Hotaru. Uscite da scuola, Hotaru rivela a Sae quanto le è accaduto quella mattina e, contrariamente alle sue aspettative, l’amica crede alle sue parole e decide di aiutarla.

All’interno della casa, però, Sae si accorge di non sentire affatto il suono del pianoforte e di non vedere la persona con cui invece Hotaru sembra parlare tranquillamente, quindi fugge portandosi dietro l’amica. Ma Hotaru decide di tornare all’interno poiché non vuole abbandonare la ragazza che ha deciso di aiutare. Da parte sua, Sae non vuole abbandonare l’amica, quindi si fa coraggio e decide di seguirla, quando improvvisamente le si avvicinano Tetsu, che abita nelle vicinanze, e Masaki. Sae racconta la storia ai due ragazzi che decidono di entrare con lei, anche se Masaki, fermamente convinto che i fantasmi non esistano, insinua che Hotaru abbia avuto delle allucinazioni, affermazione che infastidisce Sae che comincia a considerarlo antipatico. I tre bambini non vedono altro che il gatto e i mobili della casa, quindi anche Tetsu pensa che Hotaru abbia le allucinazioni, fino a quando i tre non vedono il cappellino dell’uniforme scolastica alzarsi a mezz’aria e posarsi sul capo della compagna. Sae e Tetsu sembrano entusiasti dell’accaduto, mentre Masaki non può far altro che scusarsi, facendo ricredere Sae dell’impressione che aveva precedentemente avuto di lui. I tre ragazzini decidono di aiutare il fantasma e di comunicare con lei attraverso un quaderno su cui permetterle di scrivere e disegnare e naturalmente con l’intermediazione di Hotaru. Visto che il ragazzo di cui è innamorata la ragazza fantasma si chiama “Adam”, i quattro bambini la chiamano “Eve” e decidono di raccogliere informazioni su di lei per scoprire chi fosse in vita, nonché di aiutarla a trovare la serenità necessaria per raggiungere il Paradiso.

I quattro amici scoprono che, nonostante la casa cada a pezzi, agli occhi di Eve è tutto in ottimo stato; Hotaru afferma che al loro primo incontro la ragazza, che può avere dai 16 ai 18 anni, indossava una divisa scolastica moderna, inoltre il suo modo di parlare è quello tipico di Tokyo, così i ragazzini ne deducono che la ragazza appartiene alla loro stessa epoca e alla loro stessa città. Hotaru disegna l’abito che indossa Eve dal loro secondo incontro e mostra agli amici l’anello che le ha regalato, ma purtroppo i tre non lo vedono; Hotaru nota però all’interno dell’anello le lettere S e K incise, ma Eve non ricorda a cosa si riferiscano. Eve prega i bambini di cercare Adam e li informa del fatto che era un chitarrista e che cantava spesso la canzone che lei suonava al pianoforte. A questo punto Hotaru ricorda il video visto in TV e decide di imparare a suonare la canzone per permettere a tutti di ascoltarla. Intanto Sae, Masaki e Tetsu decidono di cercare informazioni riguardanti la casa e le persone che l’abitavano. Masaki viene a sapere che fino a venti anni prima nella casa abitava una famiglia composta da tre persone di cui faceva parte una ragazza di nome Sayaka Kamijo, morta poi per una malattia. Masaki chiede a Tetsu se sappia dove abitino i signori Dojima, che erano amici dei Kamijo. La signora Dojima e sua figlia parlano ai tre amici di Sayaka, una promettente pianista morta per malattia dopo un viaggio in Inghilterra, e prestano loro una foto della ragazza. I ragazzini restano però delusi, quando, mostrando la fotografia a Hotaru, scoprono che Sayaka non è Eve.

Quando torna a casa, Tetsu viene preso in giro dalla sorellina Hana, che ha saputo dai vicini delle sue investigazioni sulla casa abbandonata e che afferma di aver visto un mese prima nel giardino della villa il fantasma di una ragazza che indossava l’uniforme del liceo femminile Sasahara. Il giorno seguente Tetsu riferisce a Masaki la notizia, ma quest’ultimo conclude che in realtà la sorella dell’amico ha visto Eve quando era ancora in vita, poiché la ragazza non può uscire in giardino e l’incidente di Hotaru, senza dubbio contemporaneo a quello di Eve, è avvenuto meno di un mese prima. Tra i quotidiani conservati in biblioteca Masaki trova quello con l’articolo relativo all’incidente di Mizuki Mochizuki del liceo Sasahara avvenuto nello stesso giorno e alla stessa ora di quello di Hotaru. Dopo le lezioni i tre amici vanno a trovare Hotaru, assente a scuola, e scoprono che Lou Lou è morta nel giorno dell’incidente, forse nel tentativo di aiutarla. Intanto si scoprono i sentimenti dei ragazzini: Sae è innamorata di Masaki, che probabilmente è interessato a lei, mentre Tetsu è innamorato di Hotaru, che comincia a provare simpatia per lui. In seguito i quattro amici si recano al liceo Sasahara per chiedere informazioni e lì incontrano Aya, un’amica di Mizuki da cui vengono a sapere che la ragazza è ancora viva. Quando Aya si allontana, Hotaru si accorge che la ragazza ha perso un ciondolino con una piccola foto che la ritrae accanto a Mizuki: scopre così che Mizuki è proprio la sua amica Eve. Masaki suggerisce quindi di cercare sull’elenco telefonico il numero di casa Mochizuki; così Hotaru ha la possibilità di scoprire in quale ospedale si trova Mizuki e di confermare che si tratta proprio di Eve, anche se resta da scoprire se Adam è davvero il ragazzo di Mizuki. Mentre Masaki accompagna Sae a casa, Hotaru e Tetsu vanno a far visita a Eve, che ha finalmente ricordato la parte finale della melodia e ha visto in sogno Adam che le regalava l’anello per il suo diciassettesimo compleanno.

Il giorno seguente in ospedale i quattro bambini conoscono la sorellina di Mizuki, Yui, di un anno più piccola di loro, e notano che nella stanza di Mizuki si trovano l’abito e le scarpe disegnati da Hotaru, ma, quando arriva anche il ragazzo di Mizuki, Tomoki, scoprono che non assomiglia affatto ad Adam. Tuttavia dal racconto del ragazzo deducono che Mizuki il giorno dell’incidente stava per partire probabilmente proprio con Adam, visto che portava con sé il passaporto e una borsa da viaggio, stranamente però Tomoki non ha visto Adam sul marciapiede opposto, quindi non si spiega il motivo per cui Mizuki avesse tanta fretta di attraversare la strada. I ragazzini scoprono infine che Mizuki è in possesso di un anello con le lettere S e K incise all’interno, cosa che non lascia più dubbi sull’identità di Eve. Tornando a casa, i bambini si chiedono se Adam sappia dell’incidente e Tetsu dice che forse vive all’estero, visto che Mizuki portava con sé il passaporto. Hotaru non vede l’ora di comunicare a Eve quale sia la sua identità, così che la sua anima possa tornare nel corpo a cui apparteneva.

Quando i ragazzini vanno a fare visita a Eve, le mostrano la sua foto con Aya, ma neanche rivedere il proprio viso l’aiuta a ricordare qualcosa, mentre sono i sogni ad aiutarla in questo senso: infatti Eve racconta ai bambini di aver sognato una gatta di nome Marie che graffiava la carta da parati. Eve dice che ricorda che stava per partire con Adam, poi comunica che non è interessata a tornare a vivere normalmente, poiché la vita nella villa non le dispiace. Rimasta sola, la ragazza entra nello studio e vede che il gatto Adam si trova vicino a una parete sulla quale la carta da parati è stata graffiata, poi vede un uomo alla scrivania e lo chiama “papà”, ma questi sparisce, quindi esce dallo studio e sulle scale vede una donna che chiama “mamma”, ma anche questa sparisce; cadendo dalle scale, Eve si ritrova nello studio e sulla scrivania trova la foto di una ragazzina con i propri genitori (le due persone che le sono apparse poco prima). Quando i suoi piccoli amici tornano a trovarla, Eve mostra loro la foto e racconta quanto le è accaduto, ma Sae la informa che la casa è disabitata da 20 anni, così Tetsu propone l’idea che forse nella casa di Mizuki c’è una stanza simile allo studio della villa. I bambini decidono che Masaki e Sae andranno ancora in ospedale per verificare che le persone viste da Eve siano effettivamente i genitori di Mizuki, mentre Tetsu e Hotaru cercheranno informazioni su Adam.

Hotaru, che intanto ha imparato a suonare la melodia e ha fatto ascoltare la musica ai suoi amici, cerca con Tetsu il CD del gruppo di Adam, ma senza alcun risultato positivo. Masaki comunica telefonicamente agli amici che l’aspetto dei genitori di Mizuki non corrisponde a quello indicato da Eve e che in casa loro non c’è mai stato nessun gatto. Inoltre Masaki comincia a sospettare che in realtà Adam esista solo nella fantasia di Eve, ma questa affermazione non è gradita da Hotaru, che pensa che in quel caso Eve rinuncerebbe a tornare a vivere. Tetsu e Masaki prendono appuntamento per ritrovarsi tutti e quattro in una piazza. I quattro amici s’incontrano e, mentre stanno discutendo, su uno schermo gigante viene trasmesso un video promozionale di “Last Quarter” degli Evil Eye nel quale Hotaru riconosce Adam. I ragazzini tornano in un negozio per ordinare il disco e scoprono che in realtà si tratta di un vecchio LP riproposto su CD e che quindi l’album in realtà è uscito per la prima volta almeno 10 anni prima. Masaki propone di andare a casa sua per cercare informazioni. Attraverso Internet Masaki scopre che Adam è morto 19 anni prima all’età di 20 anni. Hotaru pensa che, se Eve apprendesse della morte di Adam, rinuncerebbe davvero a tornare in vita. Intanto nella casa abbandonata Eve si addormenta sperando di sognare il ragazzo che ama; nel sogno lei dice ad Adam che rinascerà per tornare da lui e il ragazzo la chiama “Sayaka”. Più tardi, mentre Masaki accompagna Sae a casa, attraverso la posta elettronica arriva la risposta alla sua richiesta d’informazioni su Adam: l’album degli Evil Eye doveva chiamarsi originariamente “My Dear Sayaka”, visto che era dedicato a Sayaka, la ragazza di Adam morta per malattia. Tetsu fa notare a Masaki che la ragazza che viveva nella casa si chiamava proprio Sayaka e che forse i sogni di Eve sono i ricordi di Sayaka, poiché probabilmente Eve è posseduta dallo spirito di Sayaka. Contemporaneamente Eve, guardandosi allo specchio, vede riflesso il viso di Sayaka.

I quattro amici pensano che, raccontando la verità a Eve, il fantasma di Sayaka possa separarsi da lei e permettere all’anima di Mizuki di tornare nel corpo: si recano così nella casa abbandonata per raccontare a Eve come stanno le cose e chiedere a Sayaka di raggiungere Adam in Paradiso. Tutto sembra andare come previsto, ma, nel momento in cui Sayaka si allontana, i ricordi tristi di Mizuki si sostituiscono a quelli belli della ragazza di Adam, così, mentre Hotaru cerca di tranquillizzare l’amica, dicendole che tutto tornerà come prima, Mizuki, che sta cominciando a divenire trasparente, rifiuta l’idea di tornare a una vita tanto infelice, pensando che preferirebbe invece raggiungere il ragazzo che ama.

Intanto Sae, Masaki e Tetsu raggiungono l’ospedale per verificare che Mizuki riprenda finalmente conoscenza, ma scoprono che invece le condizioni della ragazza sembrano essere peggiorate, ragion per cui a nessuno è permesso di vederla. Masaki pensa che forse Eve al momento della separazione da Sayaka stava divenendo trasparente non perché l’anima stesse tornando nel corpo, ma perché stava perdendo la forza vitale a causa della notizia della morte di Adam. Tra le persone presenti nell’ospedale c’è anche Aya che piange, sentendosi in colpa per quanto sta accadendo all’amica, e dice che vorrebbe morire al posto suo. Tomoki cerca di calmarla, ma lei attribuisce anche a lui la colpa per la condizione in cui si trova Mizuki. Intanto Masaki si chiede con chi dovesse partire Mizuki per l’estero e con chi avesse vissuto nella casa abbandonata.

Nella vecchia casa abbandonata Mizuki racconta a Hotaru del suo primo incontro con Adam: era il giorno del suo diciassettesimo compleanno e aveva appena lasciato Tomoki; si sentiva triste e sola, quando, guardando la Luna, aveva udito “Last Quarter”, la canzone che Adam aveva scritto per lei. Hotaru le fa notare che la canzone era stata scritta per Sayaka e Mizuki le spiega che Adam l’aveva scritta mentre lei era ammalata, chiedendole di guarire per eseguirla al pianoforte per il suo album; Mizuki afferma di essere in realtà Sayaka nata una seconda volta, motivo per cui Adam era venuto a cercarla. Hotaru pensa che Mizuki abbia incontrato solo il fantasma di Adam, ma lei è fermamente convinta che le due settimane trascorse con Adam nella casa fossero la propria vera vita e che, se non avesse avuto l’incidente, sarebbe partita con lui. Hotaru spiega a Mizuki che, se non tornerà nel proprio corpo, renderà tristi non solo loro quattro, ma anche la sua famiglia e i suoi amici, oltre a Tomoki, ma la ragazza afferma che solo Adam ha veramente bisogno di lei e sparisce. Hotaru cerca Mizuki per tutta la casa in preda alla disperazione.

Nel frattempo in ospedale Masaki e Tetsu decidono di tornare alla vecchia casa, mentre Aya li riconosce. Tomoki riconosce Sae e le parla di Mizuki e del fatto che abbia pochi amici, ringraziando lei ed i suoi amici per l’amicizia che hanno dimostrato nei suoi confronti. Tomoki vorrebbe che la persona con cui doveva partire Mizuki venisse all’ospedale per aiutarla a risvegliarsi, così Sae decide di raccontargli tutta la verità.

Masaki e Tetsu raggiungono Hotaru e la trovano in lacrime. Grazie al supporto di Tetsu, la ragazzina riesce a spiegare ai due amici cosa sia accaduto: Tetsu pensa che forse è stato il fantasma di Adam a condurre Eve fuori; Masaki conclude che ogni loro tentativo sarà vano, finché Eve continuerà a non voler tornare in vita.

Intanto Sae ha spiegato a Tomoki tutto quello che è accaduto, pur pensando che egli non le avrebbe creduto, ma Tomoki le risponde che, comunque stiano i fatti, lui non può aiutare Mizuki, visto che lei non si fida più di lui. Poco dopo Sae si allontana per rispondere a una telefonata e Tomoki ricorda alcuni momenti trascorsi con Mizuki e quanto fosse grande l’affetto che li legava, rimpiangendo quei giorni. Al telefono Masaki chiede a Sae di scoprire esattamente in quale punto è avvenuto l’incidente di Mizuki, poiché la sua anima è sparita per tornare forse proprio in quel luogo. Sae torna da Tomoki per chiederglielo, poi richiama i suoi amici e chiede a Hotaru di dire a Mizuki che vorrebbe ascoltare la sua voce e vedere il suo viso, ma che questo non sarà possibile finché l’anima della ragazza non tornerà nel proprio corpo e che, visto che tutti loro si sono impegnati molto per aiutarla, Mizuki potrebbe concederle questo unico favore; anche Hotaru pensa che i loro sentimenti sinceri potranno convincere Mizuki a tornare in vita.

Hotaru, Tetsu e Masaki giungono sul luogo dell’incidente: lì l’anima di Mizuki sta fissando il luogo in cui il suo amato Adam si trovava quella notte, desiderando di poterlo raggiungere. Hotaru cerca di trattenerla, ma Mizuki si rende conto che la sua piccola amica non può più toccarla, mentre sente venire meno le forze. Hotaru allora le chiede di realizzare il desiderio di Sae che vorrebbe ascoltare la sua voce e le dice che tutti loro desiderano essere amici di Mizuki. Però Mizuki, guardando la Luna, vede Adam che la chiama e pensa che sarebbe bello stare con i suoi piccoli amici, ma che Adam ha bisogno di lei. Mizuki sparisce chiedendo scusa ai suoi amici a cui non ha neanche potuto dire addio, mentre sopraggiungono anche Sae e Tomoki…
NOTE: Hotaru ha lo stesso nome e lo stesso taglio di capelli di Sailor Saturn da “Bishoojo Senshi Sailor Moon S”.
La sorella di Tetsu sta giocando a “Parasite Eve”, la protagonista del videogioco si chiama Aya.

Considerazioni
Ultimi Raggi di Luna è uno di quei manga che non scolorano anche a distanza di tempo.
Ai Yazawa ha creato un piccolo capolavoro, merito di una solida struttura della trama, in cui nulla è lasciato al caso e tutto invece predeterminato.
I personaggi sono delineati in modo che siano facilmente riconoscibili e siano per il lettore occasione di immedesimazione: in principio ci ritroviamo spezzati come Yukari, tradita dagli affetti sia famigliari che amorosi; capiamo il suo bisogno di fermarsi, di interrompere il tragitto, la sua necessità di una deviazione. Subiamo con lei il misterioso, enigmatico fascino di Adam e ci ritroviamo con lei sospesi senza tempo, prima in una casa che sembra fatta della “materia di cui son fatti i sogni”, poi in un luogo ultraterreno che sembra anch’esso un sogno e potrebbe invece mutarsi in un incubo…
Nell’avventura sospesa di Yukari c’è tutto il significato del manga, è il dilemma e la quotidiana scelta che di tanto in tanto si affaccia nelle esistenze di ognuno di noi: vita o morte?
Dopo aver enumerato le ragioni della morte, sono le ragioni della vita quelle che vengono esplorate dai bambini, bambini che lottano con tutta la forza di giovani virgulti: sono i più piccoli a farsi portavoce delle ragioni della vita. E la Yazawa gioca a lungo con i giovani protagonisti, li spinge a cercare, riflettere, dedurre, ostinarsi per trovare la soluzione.
E la soluzione è la vita… il passato e i ricordi restano cristallizzati in un mondo immobile e vuoto, mentre la vita, nonostante il caos, l’errore e il disordine, si nutre di quegli errori e di quel disordine per nascere in bellezza.
Sembra strano, eppure è la stessa conclusione cui arriva MR Manhattan in Watchmen, un fumetto tanto lontano da Ultimi Raggi quanto vicino in uno dei suoi significati non troppo nascosti.
La vita, nonostante tutto. Nonostante la tristezza, la malinconia. Nonostante il male.
Se ancora non avete letto Ultimi Raggi… cercate di farlo, è quanto di meglio la Yazawa ci abbia regalato finora.

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